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1 maggio 2023, selidori
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Inviato il: 2006-01-03 |
Tipo: Anacronismo |
N°: 57104 |
AUTORE: |
Nel film Nino Manfredi si presenta come Colombo da Priverno, ma siamo nel 1868 e a quel tempo il comune di Priverno si chiamava Piperno, solo nel 1927 ha assunto l'attuale denominazione. |
Inviato il: 2006-01-03 |
Tipo: Incongruenza |
N°: 57138 |
AUTORE: puccipu |
C'è una cosa poco chiara: quando la contessa va da Colombo per chiedergli di salvare loro figlio Cesarino, gli dice che è del '49 e che ha diciannove anni. In seguito, al momento della sentenza di morte espressa dal Tribunale ecclesiastico, si evince che il film è ambientato nel 1867; e nell'epilogo si legge che tre anni dopo accadrà l'episodio di Porta Pia (1870). Se la matematica non è un'opinione, Cesarino all'epoca dei fatti non avrebbe dovuto avere diciannove anni bensì diciotto! |
Inviato il: 2006-01-03 |
Tipo: Trucco |
N°: 57140 |
AUTORE: puccipu |
Quando Colombo e il perpetuo spiano Cesarino e la sua fidanzata da una fessura nel legno, si vede come la larghezza della fessura non corrisponde effettivamente al campo visivo: da una parte si vede a malapena l'occhio di chi guarda, dall'altra entrambi i giovani quasi per intero. |
Inviato il: 2006-01-03 |
Tipo: Continuità |
N°: 57141 |
AUTORE: puccipu |
Durante il processo, Colombo ha due paia di occhiali, uno - con la montatura di metallo - sempre sul naso, l'altro - di colore nero - che comicamente mette e toglie posandolo davanti a sè. Si alza in piedi per fare la sua arringa con il plico degli atti degli interrogatori in mano e vediamo che sul naso ha gli occhiali di metallo. Quando torna a posto, posa il plico e si vedono gli occhiali scuri sopra, come se fossero stati tutto il tempo sul plico. Ciò è impossibile perché durante la sequenza dell'arriga si vede che oltre al plico in mano non ha più nulla! |
Inviato il: 2006-01-21 |
Tipo: Incongruenza |
N°: 57821 |
AUTORE: |
Quando Colombo da' la pistola a Cesarino, dice che glie l'aveva lasciata suo padre quindi non poteva essere una modernissima Smith e Wesson come si vede. |
Inviato il: 2006-08-14 |
Tipo: Doppiaggio/Cartelli |
N°: 64255 |
AUTORE: |
Quando Monsignor Colombo torna a casa, dopo il processo, dice che Cesarino deve fuggire perché "potrebbero arrivare i Carabinieri da un momento all'altro". Ma Cesarino sarebbe stato ben felice di vedere i Carabinieri, forza dell'ordine italiana. Colombo avrebbe dovuto dire: "Potrebbero arrivare gli Zuavi da un momento all'altro". |
Inviato il: 2006-10-17 |
Tipo: Storico |
N°: 66027 |
AUTORE: |
Durante il processo, Monsignor Colombo (Manfredi) fa una battuta relativa all'età del boia dicendo che deve essere mandato in pensione, visto che è in servizio dall'inizio del secolo. Si riferisce al famoso Mastro Titta che fu a lungo il boia di Roma. Ma l'esecuzione di Monti e Tognetti, di cui si parla nel film (storica, avvenuta nel novembre 1868, l'ultima eseguita dallo Stato della Chiesa) fu eseguita dal successore di Mastro Titta; questi era ormai pensionato dal 1864 (Mastro Titta assisté comunque all'esecuzione di Monti e Tognetti come spettatore) |
Inviato il: 2009-07-30 |
Tipo: ND |
N°: 83870 |
AUTORE: |
La scena finale della messa da morto celebrata da mons. Colombo è una sequela di errori liturgici; nel rituale di San Pio V non si citano ad alta voce i nomi dei moerti e men che meno alla fine della messa; non si dice Ite missa este, ma benedicamus Dominum ed infine la formula Domine noon sum dignus si recita per intero all'altare prima della comunione del celebrante. Inoltre al preposito generale della Compagnia non si dà dell'eminenza. Sono quisquilie oggetto di mera acribia, come le altre osservazioni. Per il resto è un film grandioso. |
Inviato il: 2010-10-21 |
Tipo: Incongruenza |
N°: 90380 |
AUTORE: |
In un momento del film, quando Manfredi interroga Cesarino gli scappa tra le altre una citazione relativa al "sor Capanna": ciò è assurdo, perchè il celebre stornellatore romano nacque nel 1865 e morì nel 1921. E la vicenda in cui si svolge il film è ambientata nel 1868, quando il citato aveva tre anni... |
Inviato il: 2012-02-08 |
Tipo: Luci |
N°: 96742 |
AUTORE: Hallward |
La contessa si presenta a casa di mons. Colombo la seconda volta nel cuore della notte. Un dettaglio che viene ribadito più volte eppure, quando la donna viene inquadrata per la prima volta, la luce è quasi diurna. |
Errori (10)
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