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La Vita è bella (1997) [49 errori]ND: [N° 1273] Quando Guido porta via Dora in auto dopo il teatro, il suo vestito è così lungo che rimane parzialmente inpigliato nella portiera. Quando i due poi proseguono a piedi il suo vestito si è accorciato. Microf./CastTecnico: [N° 1274] Ad un certo punto, ci troviamo ad Arezzo (mi pare), si vede benissimo Benigni passare di fronte ad una vetrina per seguire il figlio... Nella vetrina si vede papale papale tutta la troupe con tanto di telecamera, microfonista ecc... Anacronismo: [N° 1275] Nella scena in cui Benigni si fa lanciare le chiavi da "Maria", si vede sul muro della casa lo sportello del contatore ENEL. Continuità: [N° 1277] Quando Benigni e la Braschi sono davanti al cancello della casa di lei e piove, prima lui ha i cappello bagnato, poi asciutto, poi ancora bagnato. Quando nella stessa scena, lei chiede alla Madonna di mandare un cappello asciutto a lui, un passante scambia il suo con quello di Benigni, solo che nel passaggio da blu diventa di un'altro colore e per giunta si asciuga (in un secondo? mmmmh, strano...). ND: [N° 1279] Durante la dichiarazione di matrimonio, i coriandoli in testa al tipo col pizzo, cambiano di quantità a ogni inquadratura. ND: [N° 1280] Durante il discorso della festa di fidanzamento, tra il pubblico si vede un giovane sorridente... con l'apparecchio ai denti!! Continuità: [N° 1281] Quando Benigni fa le prove (davanti allo zio) per diventare cameriere, a secondo delle inquadrature la bottiglia di champagne sul tavolo cambia posizione o, addirittura risulta essere, ad un certo punto, priva della stagnola che protegge il tappo!. ND: [N° 11873] Nella scena della caduta di bicicletta, si puo' notare che esposta al palazzo nello sfondo, c'e' appesa una bandiera del Quartiere di Porta del Foro. Tale Quartiere è uno dei quattro rioni della città di Arezzo che si sfidano nella popolare Giostra del Saracino. Il film in questione è stato infatti girato nei giorni vicini ad una delle due manifestazioni che annualmente si svolgono. ND: [N° 12348] Verso la fine, quando benigni cammuffato da donna sta cercando la moglie, una guardia (donna) lo scopre e fischia: un soldato lo rincorre. Dietro al soldato una prigioniera alza lo sguardo, lo rivolge verso i due che corrono e sorride in maniera decisa e per un periodo neanche troppo breve, come se si trattasse di una scena comica. Continuità: [N° 12799] Quando Benigni dice al figlio di nascondersi in quella specie di "casetta" metallica, raccontandogli che il "gioco" e' alla fine è che è essenziale che non si faccia trovare, lo stesso Benigni si accorge che nei pressi stanno passando le donne: torna quindi dal figlio per farsi prestare il maglioncino per travestirsi. Nelle due scene, si può chiaramente vedere come la porticina del nascondiglio sia prima ben aperta e poi quasi chiusa... Doppiaggio/Cartelli: [N° 13337] Quando Benigni dice al figlio che ci sono alti bambini nascosti da tutte le parti per vincere il 1° premio (per fargli credere che non è l' unico bambino nel campo di concentramento), gli dice di guardare dentro la cassetta delle poste, per se non ci credeva. Josue, dopo aver visto il bambino tedesco (che stava giocando a nascondino con altri tedeschi) corre dal babbo e gli dice: "l'ho visto babbo" (o qualcosa cosi), Benigni dice: "Hai visto Josue, che ti avevo detto? è un bambino biondo?" e il figlio annuisce. Pero' il bambino tedesco che era nascosto si vede benissimo che non è biondo, anzi sembra avere i capelli molto scuri. Continuità: [N° 14737] Benigni, il figlio e lo zio salgono su uno dei primi vagoni della tradotta, Dora su uno degli ultimi; all'arrivo al campo di concentramento, Benigni scende da uno dei vagoni di coda e va a cercare la moglie in uno di quelli di testa. Storico: [N° 14816] Benigni e la Braschi non potevano sposarsi perchè lui è Ebreo e non poteva sposare un'italiana, così voluto da Hitler. Storico: [N° 14839] Durante il Fascismo era proibito l'uso del "lei", ma si usava il "voi", nel film di Benigni ci si dà el "lei" dall'inizio alla fine!!! ND: [N° 15002] L'errore del bambino nascosto che sarebbe biondo ma in realtà è morissimo è ripetuto alla fine del film: Benigni invita il figlio a nascondersi nell'affare di metallo, ma Giosuè risponde che "dentro c'è Schwanz, il bambino biondo!" Repetita iuvant? Continuità: [N° 15204] Nella scena in cui Benigni carica moglie e figlio su una bicicletta per andare al lavoro si nota che prima il bambino è infilato in un cestino di vimini chiaro, poi nella scena successiva il cestino è rimpiazzato da un porta bambini in ferro nero. Storico: [N° 15369] Durante lo sposalizio tra lo scemo delle uova e la Braschi ad un certo punto lo scemo delle uova chiede a Benigni : "Cameriere scusi dov'è la toilette" ... a quel tempo la parola toilette non veniva proprio utilizzata perche il francese non ancora aveva influenzato la nostra lingua ed oltretutto sarebbe comunque stata vietata (come tutte le parole straniere) dal regime di Mussolini. Trucco: [N° 16084] Quando Guido (Benigni) accompagna Dora (N. Braschi) in automobile dopo lo spettacolo a teatro si nota benissimo che mentre i due parlano in automobile, in realtà essa è ferma! E si vede che l'effetto pioggia è "fatto" con degli schizzi provenienti dal davanti dell'automobile! ND: [N° 16816] Beh il film si vede inizia nel settembre del 1939, Benigni incontra la Braschi , c'è un po' di tempo che si conoscono quindi mettiamo che si sposino agli inizi del 40 poi ci vogliono 9 mesi perchè il bambino nasca e siamo quasi al 41. Ora se i campi sono stati quasi tutti liberati nel 1945 Giosuè doveva avere a mala pena 4 anni, ma il bimbo si dice che ne abbia 6 e che sappia già leggere. Lo dice la nonna. Storico: [N° 25132] Nella scena in cui si vede il camion trasportare i deportati alla stazione, dove li aspetta il treno che li condurrà al campo di concentramento, si nota ai bordi della strada un cartello stradale triangolare (segnale di pericolo) con tanto di pannello aggiuntivo sotto. Questi cartelli non esistevano all'inizio degli anni '40, periodo in cui è ambientata la scena. Anacronismo: [N° 26778] Quando scrivono sul cavallo "brutto cavallo ebreo" si vede benissimo che avevano usato delle bombolette per fare la scritta. ND: [N° 30620] Dora e Guido si sposano ed hanno un figlio. Ma in 6 anni le piante del loro terrazzo non sono affatto cresciute. FinaleSvelato: [N° 31682] Benigni viene ucciso. Continuità: [N° 34186] Quando , nel camion che trasporta gli ebrei alla stazione, in un'inquadratura si vede una bambina con un gatto in mano e con il cappelo inclinato verso la sua sinistra. Dopo qualche inquadratura, il cappello è dritto. Continuità: [N° 34187] Quando Giosuè racconta a Guido che con gli ebrei ci facevano il sapone e i bottoni e li bruciavano nel forno, si vede una scodella d'acciaio che è ben nascosta. Dopo, quando Giosuè aveva intenzione di ritirarsi dal "gioco", la scodella non era nascosta, anzi, si vedeva molto bene. Continuità: [N° 34242] Nel campo di concentramento, Bartolomeo inizialmente si mette nel letto accanto a quello di Guido, poi va alla camera sopra a quella di Guido ed, infine, si mette addirittura alla camera vicino alla porta. Incongruenza: [N° 38378] Quando Guido e Dora hanno l'incidente in auto durante il temporale e Guido fa rotolare il tappeto rosso sulle scale per far camminare Dora, a giudicare dal diametro del rotolo e dal numero di spire si capisce che sarà lungo non più di una decina di metri, ma quando inizia a srotolarsi questo risulterà lungo almeno 50 metri !! Trucco: [N° 43281] Benigni nelle molteplici scene in cui parla con Giosuè nel block, recita con il labbiale le parti del bambino davanti al bambino stesso. Incongruenza: [N° 53506] Questo è solo per la versione ridotta del film, in cui alcune scene sono state eliminate. Guido sta parlando con la Guiccardini quando arriva il tappezziere, si riprende il suo cappello e ridà a Guido il suo. Nella versione ridotta, però, questa scena è stata tolta, così, quando, al teatro dell' opera, Guido ruba di nuovo il cappello al tappezziere, non si capisce come esso sia potuto tornare al legittimo propietario. Doppiaggio/Cartelli: [N° 54343] Lo "scemo delle uova" viene chiamato ora Adolfo, ora Rodolfo. Continuità: [N° 54812] Nella scena in cui Guido riaccompagna a casa Dora dopo il temporale, lei nota che il cappello di lui è bagnato e chiede a "Maria" di dargli un cappello asciutto. La Braschi ha in mano il famoso gelato al cioccolato, ma quando la camera ritorna su di lei dopo la sostituzione del cappello, voilà, il gelato non c'è più! FraseFamosa: [N° 54813] Buongiorno principessa! Trucco: [N° 57554] Nella scena iniziale in cui Benigni viene scambiato per il re, si vedono chiaramente nella vallata in basso degli impianti coperti da tennis. La scena è stata girata a Castiglion Fiorentino e nella vallata sottostante (la Valle di Chio) vi è effettivamente l'impianto sportivo comunale. Nel film si cerca di mascherarlo con dei fumi ma alla fine risulta lo stesso ben visibile. Continuità: [N° 59500] Durante lo sposalizio, quando Begnini entra a cavallo e porge la bottiglia al dott.Rodolfo (Amerigo Fontanini) si notano delle candele sulla torta "etiope"; bene queste cambiano lunghezza a seconda delle inquadrature, mi pare per ben tre volte, anche se la scena dovrebbe essere in un tempo unico! Omaggio: [N° 60899] Il numero della divisa che Guido indossa nel lagher è lo stesso della divisa indossata da Chaplin ne "Il grande dittatore". Trucco: [N° 64733] Si nota che Guido, quando usa "la forza della mente" le prime volte, cerca di non ridere. Doppiaggio/Cartelli: [N° 66184] All'inizio del film, quando Guido e il suo amico sono nel letto matrimoniale per dormire, l'amico spiega la "tecnica della volontà", L'amico ad un certo punto dice a Guido "Ehi, ma che fai?!" ma dal suo labiale si nota molto bene che ha pronunciato altre parole, che sono state cambiate durante il doppiaggio. Trucco: [N° 67940] Nella scena in cui lo zio di Guido, Eliseo, è nello spogliatoio prima della "doccia" nella camera a gas, le passa davanti una giovane ufficiale SS che inciampa e che Eliseo aiuta a rialzarsi. Ma il modo in cui inciampa è fin troppo volontario... poteva recitare un pochino meglio! Continuità: [N° 69094] Il treno arriva nel lager a notte fonda, i prigionieri però scendono da questo in pieno giorno... e fin qui ci può anche stare, non è detto che dovevano per forza farli scendere all'arrivo, li avranno fatti aspettare, perché no... solo che, la locomotiva sbuffa come se fosse arrivata in quel secondo... Trucco: [N° 69095] Viene aperto l'ingresso del lager per far entrare il treno di deportati, e non c'è proprio nessuno in giro, nemmeno una guardia, un sorvegliante notturno, tutti i prigionieri di notte fuggirebbero tranquillamente così! Quell'inquadratura è stata girata con un modellino, non me ne sarei accorto tanto facilmente se avessero aggiunto qualche persona intorno (con quello che è stato speso per fare questo film si potevano permettere un bluscreen per farlo, o perlomeno qualche pupazzetto, su...). Incongruenza: [N° 71840] Guido è ebreo, ma un paio di volte, per esempio quando fa cadere il vaso in testa a rodolfo, esclama "Madonna!" Curiosità: [N° 73781] Prima di andare a dormire, Guido e Ferruccio si scambiano alcune battute sulla filosofia di Arthur Schopenhauer. Schopenhauer era lo scrittore preferito di Hitler. Microf./CastTecnico: [N° 74446] Nel momento in cui Dora (Braschi) si affaccia alla finestra della stanza del campo, mentre ascolta la "Ninna nanna", nella vista dall'interno, si può notare, sulla struttura dei letti, l'ombra in movimento della steadycam. Doppiaggio/Cartelli: [N° 76632] Quando Guido dice a Dora di voler prendere 6 uova per farsi una frittata, in realtà ne prende 4. Trucco: [N° 77667] Appena usciti dal teatro, al primo stacco su Benigni ed il suo amico, di fronte a loro guardate la pioggia: prima non c'è e poi arriva tutta d'un tratto. Continuità: [N° 100838] Quando Giosuè rimane solo nella libreria raccoglie i libri fatti cadere dal padre precedentemente, nel raccoglierli uno dei libri con la copertina bianca viene posto quasi alla fine della pila di libri, cambio inquadratura e il libro con la copertina bianca si trova sopra la pila dei libri Incongruenza: [N° 100965] Guido Orefice è ebreo, ma è pieno di riferimenti alla cultura cattolica: quando fa le prove da cameriere con lo zio si fa il segno della croce; quando si finge ispettore dice a Dora "cosa fa domenica è la festa di S.Maria", quando si vuole far lanciare la chiave fa finta di pregare la Madonna... Storico: [N° 113996] Tra le numerose incongruenze storiche della pellicola, figura anche la mancanza del Kapò nella baracca dei protagonisti. Tutto ciò permette a Giosuè di potersi nascondere e non essere denunciato per l'intera durata della permanenza nel lager. . . Continuità: [N° 117895] Quando Dora arriva in stazione, chiede all’ufficiale di salire anche lei sul treno insieme a Guido, Giosuè ed Eliseo. Sullo sfondo è possibile notare le chiavi appese. In alcune inquadrature la seconda riga dall’alto è composta da 5 chiavi, mentre in altre solo 4.
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