BLOOPERS!
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Umberto D (1952) [11 errori]

ND: [N° 11098] Quando Umberto, il protagonista � alla mensa, il suo vicino ha evidentemente molta fame, poich� con un solo cambio d'inquadratura mangia quasi tutto quello che ha nel piatto.

Doppiaggio/Cartelli: [N° 21464] Quando il protagonista è al canile per cercare il suo cane, durante un primo piano pronuncia il suo nome: "Flaik!", ma le sue labbra non si muovono.

Continuità: [N° 36656] All'ospedale il vicino di letto di Umberto parla di lui con una suora. In un'inquadratura lo indica con la mano destra, nella successiva con la sinistra.

Continuità: [N° 36657] Nella scena in cui il protagonista tenta di chiedere la carità si tiene con la mano il collo della camicia. Nella successiva inquadratura sta invece impugnando il risvolto della giacca.

Continuità: [N° 81567] Scene finali: Umberto si allontana dalla ferrovia e ad ogni cambio inquadratura si sposta anche la sua giacca, prima in ordine, centrata, poi tutta spostata da un lato, poi dall'altro, poi di nuovo in ordine (da notare la cravatta che rimane sempre posizionata dritta al centro).

Continuità: [N° 85041] Tempo: 6'20''. Alla mensa popolare,Umberto D. (Carlo Battisti) passa di nascosto al suo cane,sotto al tavolo,il piatto con gli avanzi:dunque lui rimane senza piatto dinanzi a sé. A 6'46'' gli ricompare davanti un piatto contenente della roba, che resterà in scena fino a 7'19'': apparizioni e sparizioni concomitanti di posate e bicchiere davanti all'attore,e blooper confermato quando Battisti,a 7'29'',recupera di fretta il suo piatto -perfettamente pulito dal cane- e lo rimette sul tavolo.

Incongruenza: [N° 85042] Ricoverato in una corsia d'ospedale, Umberto D. va ad aprire una porta-finestra. L'attore (Battisti) indossa il camicione d'ordinanza sopra al pigiama: a 41'19'' cambio di scena,inquadrato l'interno del camerone con fogli di carta che volano dappertutto,capelli scompigliati dal vento ecc.,e voci che chiedono di chiudere la finestra. Ma UN secondo prima,il camicione di Battisti non s'era mosso neppure,ed i suoi capelli erano rimasti pettinati: se fosse davvero entrato un forte vento all'apertura della finestra,gli effetti si sarebbero dovuti vedere subito sulla sua persona.

Continuità: [N° 85043] 71'54''. Umberto D. porta il cane Fl�ik da una canara per lasciarlo a pensione. Ripresa in campo lungo d'un cortile tra palazzi,l'attore quasi al centro della scena,di spalle,incurvato in avanti sul cane: alla sua destra e di fronte a lui,curva anche lei,la canara. Nuovo ciak a 71'55'' (ma 1 fotogramma dopo): Battisti conserva la propria postura mentre la donna,in secondo piano,sta dritta.

Continuità: [N° 85044] Tempo: 13'19''. Maria Pia Casilio dà fuoco ad un giornale e ci arrostisce le formiche sul muro della cucina. La scena non ha soluzione di continuità fino a 13'25'',quindi: stacco sul primo piano di Umberto D. (Battisti) da 13'25'' a 13'28'',poi nuovamente inquadrata la Casilio,all'apparenza con lo stesso giornale ardente in mano (fino a 13'45''). Ormai le fiamme stanno per lambirle la mano destra: nuovo ciak,stesso tempo,rotazione antioraria della camera per circa 90° e campo totale con la Casilio,di spalle,che agita un altro giornale con le fiamme ad una distanza più ragionevole dalle dita.

Omaggio: [N° 85045] Anche se è un fatto noto,mi piace ugualmente segnalarlo in omaggio alla memoria di Carlo Battisti (1882-1977),l'immortale protagonista di questo capolavoro che è considerato da alcuni critici il più bel film italiano: egli non era un attore,ma un ordinario di Glottologia all'Università di Firenze. Interpretò il ruolo di Umberto Domenico Ferrari come nessun altro attore professionista al mondo sarebbe stato in grado di fare,e scomparve dalla scena per sempre. Un regalo per tutti noi.

Continuità: [N° 85046] Tempo:81'59''. Battisti al centro dello schermo,a destra una fila di pini ciascuno con una panchina davanti. Le panchine che si possono vedere (due) sono vuote e non c'è nessuno nelle vicinanze. Dopo un paio di cambi di scena inutili da descrivere,ad 82'16'' circa sulla panchina alle spalle dell'attore compare una donna che culla tranquillamente un ipotetico ( o reale) neonato,e che difficilmente potrebbe essere arrivata lì in 17 secondi.