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Assassinio sull'Orient Express (2017) [40 errori]

Storico: [N° 123439] Il film comincia con una ripresa sul Muro del Pianto: prima di abbassarsi pero', la m.d.p. mostra quella che conosciamo come Cupola della Roccia, dalla caratteristica doratura...che pero' nel 1934, anno di svolgimento del film, non c'era. La cupola era di piombo. E quando si abbassa, come si vede anche nella scena principale di questo prologo, la camera mostra un ampio spazio di fronte al muro, che venne ricavato sono nel '67 spianando il quartiere marocchino.

Doppiaggio/Cartelli: [N° 123440] Il nostro Marco Mete al doppiaggio fa un lavoro migliore di Kenneth Branagh - beh, perlomeno in un particolare aspetto: la pronuncia francese. Branagh infatti nella versione originale non dice mai giusto il plurale di "uovo" (per dire "Oeufs" fa sentire la F, che va bene far sentire solo nel singolare). Ovviamente che il francofono belga Poirot sbagli una pronuncia francese fa ridere i polli (tanto per stare in tema).

Continuità: [N° 123441] Poirot andando a risolvere il semplice caso iniziale pesta una boazza, e ci monta sopra con tutte e due le scarpe in nome della simmetria (che non e' che abbia molto senso : lo sterco mica si sparge in modo geometrico). Comunque, nella scena al Muro del Pianto lo si vede incedere sicuro e con le suole pulite.

Continuità: [N° 123442] Poirot sta esponendo l'accusa ai tre sant'uomini, dicendo che appunto si dice sia stato uno dei tre. In campo lungo l'imam sta tenendo il libro con il solo braccio destro, ambo le braccia nella ripresa piu' ravvicinata.

Continuità: [N° 123443] Poirot menziona l'indizio da lui scoperto (una crepa in un affresco) e si avvicina al Muro per preparare lo stratagemma sconfiggi-cattivo piu' arbitrario e ridicolo di sempre. Guardate il prete cattolico: mentre Poirot infila il bastone nella crepa, si tiene la mantella con il destro, poi il sinistro.

Luci: [N° 123444] Poirot infila il suo bastone nel Muro del Pianto: il bastone funziona da meridiana, piu' o meno, permettendo di apprezzare le discontinuita' tra una inquadratura e l'altra, visto che l'ombra appare e scompare.

Doppiaggio/Cartelli: [N° 123445] Il dottor Arbuthnot e' preoccupato dai possibili contrattempi dovuti al motore dell'imbarcazione che non funziona. Dice "Le sto urlando addosso nella mia lingua...dovrei parlare a voce bassa e lentamente. E' davvero stupido, mi perdoni.". A parte il fatto che sta parlando con due persone, quindi "vi sto urlando" e "perdonatemi", ma la seconda frase non ha senso: non parlano la sua lingua (solo il tizio in sala macchine che non si vede lo fa), quindi parlare nella lingua sbagliata a voce bassa e lenta non serve, e Arbuthnot (con un umorismo che si parla addosso un po' troppo da XXI secolo, ma tant'e', e' il tono del film in genere) sta proprio rimarcando il fatto che il proprio comportamento e' sciocco e difatti si rimbocca le maniche per aiutare con i fatti. Insomma la frase e' "Vi sto urlando addosso nella mia lingua...e lo sto facendo ancora ma lentamente. E' davvero stupido, perdonatemi".

Continuità: [N° 123446] Il signor Bouc ha incontrato Poirot, e in un dialogo brillante i due si scambiano commenti vari. La prostituta al seguito di Bouc ora guarda Poirot, ora e' voltata verso il cliente, in modo discontinuo.

Continuità: [N° 123447] Con una battuta sferzante, Poirot accoglie il tizio che lo approccia nelle cucine chiedendogli "Anche lei e' una prostituta?". Un cuoco gli era passato accanto un attimo prima, ma non e' piu' li' nello shot seguente.

Continuità: [N° 123448] In uno dei momenti di azione random, il conte Andrenyi si inalbera per un flash e inizia a menare calci. Il cameriere dietro il fotografo disgraziato che scatta la foto cambia di posizione al cambio inquadratura.

Trucco: [N° 123579] Quando l'ispettore capo si schianta contro il bastone, lo stuntman si cappotta gia' un attimo prima di toccare l'oggetto.

Specchi: [N° 123580] Poirot riprende il bastone dalla crepa e guarda verso l'ispettore: notate il taschino della giacca, a destra. Era a sinistra nel resto della scena, e lo e' in seguito: il frame e' ribaltato.

Anacronismo: [N° 123581] Poirot ha deciso anche se di malavoglia di prendere l'Orient Express. Nella carrellata di apertura della stazione vediamo la locomotiva completa di numero di serie: SNCF N. 241-010. E' una riproduzione fatta apposta per il film - comprensibile visto che deve deragliare e quant'altro - di un locomotore esistente, e comunque identificato come appartenente alla classe 241P delle ferrovie nazionali francesi (SNCF)...ovvero un locomotore del secondo dopoguerra, 15 anni dopo l'anno in cui si svolge il film.

Incongruenza: [N° 123582] Bouc chiede al capotreno di far posto per Poirot al numero 11, ma questi gli risponde che e' gia' stato prenotato. A questo punto Bouc decide di far andare Poirot nel numero 3, con il segretario di Ratchett. Dunque Bouc non sapeva che il treno fosse pieno, ma allo stesso tempo sa a memoria in che cabina si trovino i passeggeri...? Anche ipotizzando che si ricordasse del solo MacQueen per motivi suoi, poco dopo la principessa russa sale sul treno, e le fanno scegliere lo scompartimento. Ma se erano assegnati! Nessuno di questi problemi dipende dal romanzo originale, queste sono tutte reinvenzioni maldestre.

Doppiaggio/Cartelli: [N° 123583] Rimasto disgustato dai cani sui tavoli da pranzo, Ratchett ordina al maggiordomo di farsi portare il dittafono. L'attempato servitore gli risponde "Si', signore" (Yes, Sir) con labiale assente.

Continuità: [N° 123584] Dopo aver garbatamente insultato Rachett che si ritira in cabina con un grugnito, Michelle Pfeiffer nota Poirot che fa capolino dalla porta. Da appoggiata con la spalla al muro, si scosta mettendosi dritta, ma lo rifa' nel controcampo. Inoltre quando poco dopo gli augura buonanotte e si guarda indietro, e' voltata in un modo del tutto diverso tra le inquadrature.

Anacronismo: [N° 123585] Nella scena in cui Michelle Pfeiffer incrocia Johnny Depp e lui non riesce a sedurla, la maliarda avanza sulle note di "Any Old Time" di Artie (all'epoca Art) Shaw, canzone del 1938, per un film ambientato nel 1934.

Anacronismo: [N° 123586] Come risulta dai titoli di coda, la versione di "I get a kick out of you" utilizzata per la scena del mattino del secondo giorno e' la strumentale di "Leo Reisman and His Orchestra", che e' stata incisa nel 1935, un anno dopo lo svolgimento del film.

Incongruenza: [N° 123587] La prima mattina a Poirot viene detto da Pierre Michel il capotreno che spostano MacQueen nello scompartimento di Bouc perche' "Lei viaggia in prima classe, Monsieur". Non ha senso: lo scompartimento di Bouc e' di prima classe, mentre quello di MacQueen (in cui resta Poirot) e' di seconda - ha infatti due cuccette con i letti a castello. Lo spostamento cosi' formulato non ha senso ed e' infatti l'opposto del libro, dove Bouc lascia il proprio scompartimento di lusso all'amico Poirot, mica a un tizio qualunque che non conosce lasciando Poirot in seconda.

Continuità: [N° 123588] Pierre serve la colazione a letto a Poirot. La serve con il vaso di fiori a destra e i tramezzini a sinistra, ma quando Poirot misura le uova ecco il vassoio girato proprio al contrario.

Anacronismo: [N° 123589] Un po' di product placement non fa mai male, e sull'Orient Express vengono serviti (potete notarlo dopo che Poirot in reggibaffi va tutto in solluchero per le uova ben proporzionate, e quando interroga Penelope Cruz) dei dessert del marchio Godiva, che in effetti fu fondato nel 1926. Si', ma era solo una cioccolateria di Bruxelles all'epoca, non divenne un brand internazionale che oltre trent' anni dopo. L'idea che a Istanbul-Belgrado ci fossero le mousse Godiva e' pura finzione. Tra l'altro il font usato per scrivere il nome del brand e' quello attuale, posteriore al 2005.

Anacronismo: [N° 123590] Gli chef dell'Orient Express sono tre donne, che e' tanto bellino e progressista, ma anche decisamente antistorico, a maggior ragione con la cucina in bella vista.

Continuità: [N° 123591] Dopo la prima notte di viaggio, Poirot si siede con Bouc, che dice "Tutti sistemati.". Il braccio di Bouc stesso e' sistemato: prima era lungo il fianco, ora e' sul tavolo. Inoltre il libro che Poirot ha in mano gli passa dalla destra alla sinistra.

Continuità: [N° 123592] Quando il professore si alza per dire al capotreno che vorrebbe non essere mai piu' fatto sedere allo stesso tavolo di un nero, le chef dietro di lui cambiano posizione tra le inquadrature.

Fisica/Dinamica: [N° 123593] Ehm...e' una metafora e ne condivido al 100% il messaggio, ma il vino rose' non si fa mettendo assieme bianco e rosso...

Incongruenza: [N° 123594] L'Orient Express mostrato nel film ha quattro carrozze in totale: due sono ristorante, una passeggeri e una tutta di bagagli, quindi non si capisce dove mai possa dormire Bouc, o lo staff. Nel romanzo c'erano diversi altri vagoni (e Bouc trova alloggio in uno di essi) e questo problema non si pone.

Continuità: [N° 123595] Poirot se le la sta ridendo di gusto leggendo Dickens. Sul tavolo di fronte a lui vicino al bicchiere non c'e' alcun tovagliolo nella prima inquadratura, che invece appare in quella di taglio piu' ravvicinato, ed e' scomparso di nuovo quando Ratchett gli si siede vicino.

Anacronismo: [N° 123596] Parlando dei problemi che (forse) gli stanno causando le lettere minatorie, il personaggio di Johnny Depp fa un commento dispregiativo nei confronti di certi clienti di Milano e degli italiani in generale. In inglese usa l'espressione "guinea", slang usato sin da fine '800 in America (e Ratchett proprio americano e') per indicare gli italiani, mentre nel nostro doppiaggio chiosa con "terzo mondo", che e' una espressione per noi comunissima, ma che ha una ben precisa origine storica, venendo coniata dal sociologo francese Alfred Sauvy agli inizi degli anni '50. Il film si svolge nel 1934.

Incongruenza: [N° 123597] Poirot quando viene svegliato dalla colazione a letto sta indossando una maschera alla Hannibal Lecter che serve a tenergli in piega i mirabili baffi. Quando va a dormire pero' non se la mette - e ricordiamo che e' un personaggio che quando la trama se lo ricorda, e' ossessivo-compulsivo, quindi non puo' essersela banalmente dimenticata.

Continuità: [N° 123598] Poirot sente un colpo in corridoio e sbucando dalla porta vede passare una donna in vestaglia scarlatta. La donna pero' sta muovendosi partendo da un punto vicinissimo, praticamente coincidente, con la soggettiva di Poirot. Poirot le avrebbe dovuto praticamente sbattere la porta addosso.

Geografia: [N° 123599] L'incidente del treno avviene in un punto tra le alte montagne che si trovano tra Vinkovci and Brod (Slavonski Brod) ...ma anche no. Nella realta' quella parte del tracciato e' tutta pianura.

Continuità: [N° 123600] La slavina si abbatte sul treno...o cosi' pare. La sequenza e' molto confusa, e della neve cade proprio sopra il treno apparentemente sommergendolo....ma in seguito si vede che il treno e' uscito dai binari - sulla pendice della montagna, con oltre meta' su di un ponte sospeso! - ma arresta la corsa contro della neve che ha di fronte a se'.

Continuità: [N° 123601] Il professore si lamenta che non potra' partecipare alla conferenza a Genova (Torino in originale), e l'auto-entusiasta Marquez gli fa eco dicendo che ha appuntamento alla fabbrichetta a Sochaux. Marquez si volta verso Bouc ma nello shot seguente e' ancora a guardare verso il professore.

Incongruenza: [N° 123602] Il dottore in meno di dieci secondi d'orologio (no stacchi) e' in grado di determinare l'ora dell'omicidio e l'entita' e profondita' delle ferite. L'Usain Bolt della scienza medica.

Continuità: [N° 123603] Visto che Bouc balbetta, Poirot gli passa davanti e annuncia che un passeggero e' morto. Passandogli davanti passa anche davanti al professore, ma nel controcampo Willem Dafoe e' in un punto piu' avanzato del vagone di Kenneth Branagh, o perlomeno allo stesso livello.

Continuità: [N° 123604] Poirot mette nel fazzoletto piegato il frammento carbonizzato della lettera minatoria. Va all'esterno sentendo un rumore, e trova una lampada da utilizzare per leggere la lettera...che tira fuori dal suo taccuino.

Trucco: [N° 123605] Poirot trascrive il contenuto leggibile della lettera minatoria recuperata dalle fiamme. Dopo il flashback sulla vicenda Armstrong, lo vediamo completare le parti mancanti della frase scrivendo negli spazi vuoti - ma e' proprio tutta la pagina a essere stata riscritta, la grafia e' diversa.

Doppiaggio/Cartelli: [N° 123606] La versione italiana ritocca una sbavatura dell'originale: Poirot ripete fedelmente il dialogo della nave tra miss Debenham e il dottore (ma ha l'orecchio bionico? ): dice in entrambi i casi che "niente potra' toccarci", mentre in originale ricorda male sostituendo "no one" a "nothing".

Continuità: [N° 123607] Interrogata la principessa Dragomiroff, Poirot passa alla dama di compagnia tedesca. Quando le passa il fazzoletto da esaminare, la mano che stava reggendo la penna assieme al suo taccuino ha mollato la penna.

Continuità: [N° 123608] Dopo il demenziale inseguimento per il ponte di legno, Poirot torchia MacQueen, e questi ammette, si'...nel senso,si', ho rubato i soldi. Al momento del si', Poirot ha l'indice puntato sul tavolo (e il registro) mentre prima era abbassato.

Cast: Luke Brady Nari Blair-Mangat Ziad Abaza Leslie Odom Jr. Daisy Ridley Hadley Fraser Andy Apollo Joseph Long David Annen Elliot Levey Kenneth Branagh Michael Rouse Asan N'Jie Yassine Zeroual Paapa Essiedu		Regia: Kenneth Branagh Titolo originale: Murder On The Orient Express Genere: Giallo/Mistero Durata: 114 Nazionalità: USA Link: IMDB EAN: 5051891158429