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Un povero ricco (1983) [87 errori]Doppiaggio/Cartelli: [N° 8097] Ornella Muti esclama "Cosa credi che fosse?". Continuità: [N° 21943] Quando Fosforo ruba il cappotto a Pozzetto, apre un grosso coltello a scatto. Ma nello spazio di uno stacco il coltello cambia forma, sembra un bisturi. ND: [N° 21946] Quando Pozzetto viene fermato per aver rubato in un supermercato, viene chiuso a chiave nell'ufficio del direttore. Il quale, quando torna nella stanza, apre la porta senza utilizzare la chiave. ND: [N° 24456] Quando Eugenio porta il caffe negli uffici in cui è andato a lavorare, ad un certo punto nel corridoio sbatte contro una vetrata che non vede e rovescia il caffè; ma quando raccoglie i cocci della tazzina, lo fa dentro all'ufficio anzichè fuori dove erano caduti. Doppiaggio/Cartelli: [N° 36002] Si vede che il suono prodotto dall'armonica di Eugenio è stato registrato. Doppiaggio/Cartelli: [N° 36003] Quando il neonato tenuto da ornella muti piange, si vede che il pianto è stato registrato. Doppiaggio/Cartelli: [N° 36004] Quando Pozzetto cerca di rubare il formaggio dalla bocca del cane, si vede che il ringhiare del cane è doppiato. Trucco: [N° 42498] Nella scena finale vengono gettati dall'elicottero delle banconote sui protagonisti. Queste o sono pezzi di carta bianca oppure sono visibilmente stampati da un lato solo. Trucco: [N° 45443] Quando Pozzetto cerca di far addormentare il bambino che piange con il gas, una delle manopole che gira non è del fornello ma è il timer. Si vede perchè gira in senso antiorario molto velocemente. FraseFamosa: [N° 63649] Muti:"Oh, il frugoletto ha fatto la pupù?" Pozzetto: "Non esattamente: il figlio di mignotta mi ha cagato adosso!" Continuità: [N° 63651] Stanislao piscia sul muro prima di andare alla cucina del ristorante, ma quando si allontana la macchia è sparita! Doppiaggio/Cartelli: [N° 63654] Questo errore è addirittura nei titoli di testa: nella prima sovraimpressione c'è scritto "Renato Pozzetto con", nella seconda "Ornella Muti e" e nella terza c'è già scritto "Un Povero Ricco". Dimenticato un attore? Continuità: [N° 65906] All'inizio del film Pozzetto arriva con la sua automobile davanti l'ingresso della sua ditta e si vede chiaramente che le condizioni meteo non sono un granché (infatti è nuvoloso) ma non appena entrato si riesce a notare dalla porta d'ingresso, guardando fuori, che il tempo è bellissimo (c'è il sole). Plot Hole: [N° 73046] Gli ordini di Pozzetto al maggiordomo erano di non aiutarlo neanche se avesse insistito, pena la perdita del compenso previsto (La Ritmo)... Ma alla fine va in banca per ritirare i soldi e farseli buttare addosso con l'elicottero. Allora che bisogno c'era della complicità del maggiordomo per rimanere povero davvero se aveva libero accesso alla banca ? Trucco: [N° 75159] Nella scena in cui Pozzetto vaga per la città e la fame si fa già sentire, nota un muratore che inforca un abbondante piatto di pasta... Pozzetto si avvicina e il muratore gli chiede se vuole una "forchettata"... ma quando il muratore gli sferra una vera forchettata su una mano si vede chiaramente che quando Pozzetto la ritrae verso di lui, la forchetta è impuntata sul tavolo e non sulla sua mano. Incongruenza: [N° 79153] Quando Pozzetto arriva al suo nuovo appartamento all'interno 6B e tenta di aprire la porta sfondandola, dalle prime inquadrature si vede chiaramente l'interno dell'appartamento segno che all'interno è accesa una luce. Quando poi si rialza e fa per entrare, fatti i primi passi deve fermarsi e cercare l'interruttore perchè dentro è tutto buio! Doppiaggio/Cartelli: [N° 85150] Quando Pozzetto e Mazzarella vanno dal retro della trattoria per "comprare" della roba da mangiare, il cuoco chiama Mazzarella "Fausto". Ma non si chiamava Venceslao?? Doppiaggio/Cartelli: [N° 85151] Durante tutto il film Pozzetto suona l'armonica a bocca praticamente non muovendola per niente ! Continuità: [N° 92298] Quando Pozzetto si mette in posa per la foto ricordo davanti alla stazione centrale, alle sue spalle si vede un pullman che scompare pochi secondi dopo, al momento dello scatto. Incongruenza: [N° 98565] Quando arriva nel condominio,il portinaio dice a Pozzetto che il suo appartamento è al 18° piano. Poco dopo gli dice che l'ascensore è rotto e gli augura ironicamente buon viaggio. Però dopo, quando Pozzetto è arrivato, non accusa cenni di alcuna fatica. Continuità: [N° 98603] Eugenio (Pozzetto) entra in un bar e chiede un bicchiere d'acqua. Quando fa la richiesta egli ha entrambe le mani poggiate sul bancone ma - allo stacco successivo - le ha lungo il corpo ed usa il braccio sinistro e la mano sinistra per fare un gesto mentre dice "basta così. grazie" Continuità: [N° 98604] Ancora nella scena nella quale Eugenio (Pozzetto) vaga per la città e la fame si fa sentire. Una volta notato il muratore con davanti un abbondante piatto di pasta, si nota (tra il campo ed il controcampo) che quest'ultimo beve un birra da un boccale di vetro posandolo - subito dopo - accanto alla ciotola dalla quale sta mangiando la pasta. Quando Eugenio gli è di fronte, invece, il boccale è più spostato alla sinistra dell'uomo, vicino ad un altro piatto coperto, e ad una mela, senza che nessuno l'abbia toccato. Doppiaggio/Cartelli: [N° 98605] Il muratore mangia la pasta. Infila in bocca una forchettata abbondante, e nel mentre dice anche "UE! GUARDAVA LA PASTA!" ma - nonostante parli con la bocca piena - il tono della voce non cambia. Continuità: [N° 98606] Quando Marta (Ornella Muti) sta levando il pigiama al bambino che piange, ha la coda di cavallo dietro le spalle. Al cambio di inquadratura, invece, la coda le pende davanti, sul corpo. Incongruenza: [N° 98607] Il bambino, affidato ad Eugenio, piange. Sia mentre gli fa fare il gioco del bambino che vola e che spara, sia quando il bimbo fa la scorreggina, ed anche - al cambio di inquadratura - quando Eugenio tiene il bambino ancora in alto, il bambino e sempre rivolto con la faccia verso Eugenio, ed il culetto rivolto verso la m.d.p. Risulta abbastanza strano, quindi, che gli abbia potuto sporcare il cappotto.... Continuità: [N° 98642] Scena del furto alla Standa: Quando Eugenio chiede l'elemosina e - successivamente - parla con Fosforo il nodo della cravatta e centrato rispetto al collo della camicia. Quando - invece - Eugenio è dentro il supermercato e sta commetendo il furto, il nodo della cravatta è più spotato verso sinistra ed è - lui stesso - più scapilgiato rispetto alla scena precedente. Continuità: [N° 98643] Scena del furto alla Standa: Eugenio (Pozzetto) subito dopo aver effettuato i furti, passa davanti ad un impiegato del supermercato e - doo averlo salutato - sale sulle scale mobili. Inquadrato dal basso egli ha le bracca allargate- Poi si volta, quando l'impiegato ferma la scala mobile, ed ha le mani lungo il corpo oltre ad essere al centro del gradino. Subito dopo - inquadrato dall'alto - Eugenio ha la mano destra sul passamano della scala mobile ed è sposato più a destra rispetto alla scena precedente. Continuità: [N° 98644] Scena del furto alla Standa. Quando Eugenio è al cospetto del direttore della filiale, il giornale che ha nella tasca sinistra è riposto diversamente rispetto a quando - prima di commettere il furto - egli è fuori dal supermercato e sta chiedendo l'elemosina. Inoltre, lo stesso giornale, è più sgualcito quando Eugenio parla col direttore, rispetto alla scena precedente. Continuità: [N° 98645] Il direttore della filiale Standa ascolta Eugenio che dice: "non vorra mica mandare in galera un pover uomo che muore di fame! le giuro che non lo farò più!" ed ha entrambi i palmi delle mani sul bordo del tavolo. Ma quando è inquadrato di fronte e risponde, ha la mano destra sul tavolo. Addirittura fa un movimento sbattendola su una carpetta in pelle porta documenti che ha sul tavolo. Continuità: [N° 98646] Ancora la scena nella quale Marta (Ornella Muti) leva il pigiama al bimbo che piange. Una volta sfilato il pigiama azzurro al bimbo, Marta lo getta, con un gesto, verso la parte destra della culla (visuale dello spettatore). Subito dopo - quando Eugenio dice: "Ma è un maschietto!" - la m.d.p. inquadra il bimbo dentro la culla ed il pigiama ha una posizione diversa rispetto a prima. Si può notare, infatti che, rispetto alla scena precedente, una parte del pigiama è sotto il piede sinistro del bimbo. Continuità: [N° 98650] Poco prima della fine del film, Eugenio e Marta si recano (in Taxi) da Fosforo, che abita su un barcone, ancorato lungo il Naviglio grande. Quando la scena è ripresa da lontano, il taxi arriva e la chiesa sullo sfondo (si sentono suonare le campane) è una chiesa come tante altre. Quando la m.d.p. riprende Eugenio e Marta che escono dall'auto, la chiesa ha delle bardature tipiche di una funzione (festa o lutto) e quando - ancora - la ripresa di Eugenio Marta e Fosforo sul barcone è da lontano, la chiesa è di nuovo senza bardatura. Continuità: [N° 98651] Verso la fine del film, Eugenio e Marta sono sul barcone in viaggio sul Naviglio. Ripresi una prima volta, Marta (Ornella Muti) ha le gambe accavallate ed Eugenio (Pozzetto), seduto non proprio vicino, tiene il braccio destro sulla panchina. La m.d.p. riprende per qualche istante Fosforo intento a manovrare il mezzo, per poi tornare su i due. Adesso Marta non ha più le gambe accavallate e - tra lei ed Eugenio - la distanza è notevolmente diminuita. i due sono vicinissimi ed Eugenio non ha più il braccio sulla panchina. Continuità: [N° 98652] Scene finali del film. Alla richiesta di Fosforo se - come destinazione - vada bene Montecarlo, i due confermano, e sono seduti - sulla panchina - vicini. Eugenio (Pozzetto) ha le mani intrecciate, ma quando la m.d.p. ritorna su loro (dopo che Fosforo ha detto: "non cambiate idea, se no mi girano!") Eugenio ha il braccio destro sul bordo della panchina. Continuità: [N° 98653] Ancora la scena durante la quale Eugenio (Pozzetto) tiene in braccio il bimbo e - per farlo smettere di piangere - inventa il gioco dell'aereo che "vola e spara". Eugenio da le spalle al mobile della cucina, mentre il bambino fa la scorreggina. Dice: "CHE FAI, SPARI DAVVERO?" poi, probabilemente perchè la scena è stata girata più volte, lo stesso Eugenio è ripreso mentre da le spalle alla m.d.p. e - rivolto verso il mobile della cucina - fa ancora il verso dell'aereo che spara per qualche secondo. Poi accorgersi di avere il cappotto sporco... Continuità: [N° 98654] Quando Eugenio si mette in posa per farsi fare la foto, davanti la stazione, appena posa la valigia, al cambio di inquadratura, appare alle sue spalle un taxi 131 Fiat giallo. Poi, mentre alle sue spalle non ci sono auto, ancora un cambio di inquadratura, ne appaiono due, all'improvviso. Dopo lo scatto - al posto delle auto - transita velocemente un autobus. Continuità: [N° 98655] Eugenio, è seduto sul divano, a casa di Marta che sta dando da mangiare al canarino in gabbia., Eugenio chiede: "Cosa mangiano i canarini?" Quando è inquadrato da lontano ha i fiori nella mano sinistra, ma distanti dal corpo. Inquadrato da vicino ha i fiori vicino al corpo e - ancora inquadrato da lontano - nuovamente lontani, come alla prima inquadratura. Continuità: [N° 98656] All'inizio del film Pozzetto attraversa un atrio ed entra in ascensore. Dall'ascensore esce un uomo, un altro uomo esce da una porta a destra dll'ascensore e davanti ai tre passa una donna. Ma quando la scena è ripresa, subito dopo, da lontano, si vedono Pozzetto e i due uomini, mentre la donna è scomparsa anche se dovrebbe essere ancora nei paraggi... Continuità: [N° 98657] Quando - al funerale - Eugenio (Pozzetto) esce per rispondere al telefono della macchina, l'autista, alle sue spalle ha lo sguardo rivolto in basso. Quando la scena è ripresa da vicino, invece, l'autista ha lo sguardo rivolto in avanti e la testa rivolta verso l'alto. Continuità: [N° 98658] Quando Pozzetto è disteso sul lettino dell'analista e sta parlando delle cose che gli fanno schifo, perchè da poveri, ha le mani intrecciate. Ma al cambio di inquadratura sono una sopra l'altra. Continuità: [N° 98659] Quando Pozzetto compra i vestiti da fattorino, un vestito appeso appare e scompare a secondo dell'inquadratura. C'è quando è ripreso il venditore di spalle (Pozzetto è di fronte a lui) non c'è quando Pozzetto è di spalle e - ad essere inquadrato - è il venditore. Incongruenza: [N° 98660] Quando indicano ad Eugenio il suo ufficio, egli apre una porta ma è quella di uno sgabuzzino / ripostiglio per le scope. Alla sinistra della porta, la scrivania di una segretaria, alla pareta un quadro. Qualche minuto dopo, la stessa segretaria (tavolino e quadro sono quelli della scena precedente) chiama Eugenio. Con la scusa che gli è caduto un timbro, vuole mostrare le gambe. Pozzetto si esibisce nel suo classico: "Eh! la Madonna!", ma arriva dalla porta che dovrebbe essere quella del ripostiglio, invece c'è un corridoio!. Continuità: [N° 98661] Eugenio apre la finestra e la serranda gli cade di sopra. Inquadrato di spalle egli è al centro della finestra ma - inquadrato da fuori l'ambiente - è spostato verso la destra dell'infisso ed anche la posizione delle mani è differente. Continuità: [N° 98662] Marta, invita a cena Eugenio. Sulla tavola una "alzata" con della frutta. Le due arance - a seconda dell'inquadratura - sono disposte in maniera diversa, senza che nessuno le tocchi. Continuità: [N° 98663] Sempre la prima cena tra Marta ed Eugenio. Marta porta a tavola una caffettiera, lasciandola vicino all'alzata con la frutta, quidi alla sua sinistra. Poi si siede e - al cambio d'inquadratura - prende la caffettiera, poggiata alla sua destra. La caffettiera ha cambiato posizione, senza che nessuno l'abbia toccata. Continuità: [N° 98666] Eugenio, dopo aver fatto capire che parla il giapponese, è convocato in ufficio dove gli comunicano che incontrerà il vicepresidente Marini e - forse - il presidente in persona. Per non far scoprire che è lui il presidente - e farsi licenziare - fa la pipì in una pianta. Una signora che passa per il corridoio si porta la mano sulla bocca, Quando la scena è ripresa da lontano, tuttavia, la donna ripete il gesto una seconda volta, come se non l'avesse fatto prima. Continuità: [N° 98667] Le quattro pareti della cabina del telefono (a terra perchè Eugeno le ha fatte cadere dando un pugno all'apparecchio) hanno posizioni diverse, a seconda dell'inquadratura. Continuità: [N° 98668] Eugenio dorme alla stazione. Al risveglio si accorge che gli hanno rubato le scarpe ed il cappotto. Un uomo ride e - alzandosi - si porta una lunga sciarpa al collo, verso sinistra, come per coprirsi dal freddo. Ma alcuni secondi dopo, la sciarpa dell'uomo e di nuovo penzoloni lungo il corpo. Continuità: [N° 98669] Dopo la scena della rapina alla Standa (durante la quale era più scapestrato rispetto a prima) Eugenio torna com'era. I capelli sono in ordine e il nodo e centrato rispetto alla cravatta Continuità: [N° 98670] Eugenio vede un cane col del formaggio in bocca, e comincia a parlargli. Il cane ha dapprima la testa alzata ed è fermo ma, nella scena successiva, lotta per afferrare il formaggio da terra e muove la testa. Continuità: [N° 98671] Mentre Eugenio lotta col cane, uno spazzino gli tira una prima pietra e poi una seconda pietra, quindi una cassetta di legno. Ma dopo il lancio delle pietre, e prima di quello della cassetta, un altra cassetta di legno, al centro della piazza, cambia posizione, senza che nessuno l'abbia toccata. Continuità: [N° 98672] Eugenio si trova davanti la propria abitazione quando l'avvocato Marini accompagna a casa la moglie e, dai discorsi, capisce che tra i due c'è una relazione. Quando l'auto rallenta per poi fermarsi, cambiano la posizione del braccio della donna (che era appoggiato al finestrino) e del viso dell'avvocato. La differenza, che non sfugge nemmeno ad occhio nudo, è evidente con un fermo immagine, anche se si tratta di un solo secondo. L'errore, probabilmente è frutto di una scena ripetuta almeno due volte e di una svista al montaggio... Continuità: [N° 98673] Mentre lotta col cane, Eugenio ha la camicia col collo aperto. Quando è davanti la sua abitazione il collo è chiuso, e l'allacciatura della cravatta passa, a sinistra, sopra la camicia. Quando arriva da Marta, però la cravatta è ben messa e la camica ben abbottonata. Continuità: [N° 98674] Durante il susseguirsi delle tre scene (lotta col cane/davanti alla villa/arrivo a casa di Marta) Eugenio ha tre diverse pettinature e quando arriva a casa di Marta (mentre suona il citofono) anche il suo aspetto generale è meno trasandato. Addirittura ha la barba più corta rispetto alla scena appena precedente, ed è pettinato. Continuità: [N° 98698] All'inizio del film l'ingegnere entra nel palazzo dove ha sede il suo ufficio e spinge - con la mano sinistra una porta per poi ritrovarsi in un piccolo ingresso ed aprire una ulteriore porta a vetri. Ma quando compie questa seconda azione, alle sue spalle nessuna porta aperta si richude. Continuità: [N° 98699] L'ingegnere attraversa l'atrio del palazzo per entrare in ascensore. Dalle scale salgono e scendono alcune persone che - quando cambia l'inquadratura - scompaiono improvvisamente. Continuità: [N° 98700] Eugenio parla con la moglie, dopo che quest'ultima l'ha destato - con un ceffone - dal sogno nel quale Eugenio si suicidava. A seconda dell'inquadratura, la donna ha i capelli dietro o davanti la spalla destra. Continuità: [N° 98701] L'ingegnere parla con l'avvocato Marini seduto al suo tavolo di lavoro ed ha, tra le mani, un giornale. Il giornale, è tenuto bene tra le mani ma - al cambio inquadratura - quando l'ingegnere è inquadrato da dietro, è leggermente piegato. Continuità: [N° 98702] Quando l'ingegnere saluta il venditore di abiti da "fattorino" dietro di lui passa un signore anziano ma - quando subito dopo è inquadrato da vicino - dietro di lui passa una signora anziana. Continuità: [N° 98703] Quando Eugenio arriva alla ditta, un usciere è seduto ad un tavolo dove ci sono tre oggetti. Due di questi (un posacenere ed un portacarte) prima sono distanti alcuni centimetri tra loro, poi sono vicini, quasi attaccati l'uno all'altro. Continuità: [N° 98704] Quando Eugenio non si accorge del vetro e gli sbatte sopra il vassoio, attraversa l'uscio della porta. Nello stesso vassoio, in alto a destra non c'è niente ma - al cambio d'inquadratura - c'è un mottino confezionato. Doppiaggio/Cartelli: [N° 98705] Quando Eugenio arriva al complesso dove c'è il suo appartamento, legge il nome dello stesso complesso. C'è anche scritto quale società l'ha costruito, ma SOCIETA è scritto senza accento sull'ultima lettera Continuità: [N° 98706] Marta ed Eugenio si conoscono quando lui butta a terra la porta del suo appartamento. Quando lei si volta per andarsene, Eugenio ha due modi differenti di tenersi, con la mano sinstra, allo stipite della porta. Continuità: [N° 98707] Marta invita Eugenio ad entrare nel suo appartamento e - nel mentre - sbriga alcune cose davanti ad un tavolino. Prima tiene un fazzoletto bianco nella mano sinistra che - subito dopo - sparisce al cambio d'inquadratura. Continuità: [N° 98708] Durante la cena che avviene la prima sera, Marta dice di fare altri mestieri, e di vendere anche enciclopedie. Quando domanda ad Eugenio se gliene serve una (a seconda dell'inquadratura) i suoi capeli cadono sulla spalla destra in maniera differente, Prima dietro e poi davanti. Continuità: [N° 98709] Marta prende una coperta per portarla ad Eugenio. Tra quando la tiene tra le braccia, ed è a casa sua, a quando entra a casa doi Eugenio la coperta è posizionata diversamente. Lo si capisce dalla fantasia della coperta stessa. Continuità: [N° 98710] Quando Eugenio è convocato dal superiore ha un piumino nella mano sinistra che poi, però tiene con la mano destra. E le maniche della divisa da fattorino coprono i polsi che prima si vedevano. Continuità: [N° 98712] Eugenio torna a casa e trova, nella pentola, il biglietto di Marta che tiene con entrambe le mani. Ma subito dopo egli, inquadrato di spalle, ha le braccia lungo il corpo e non ha niente nelle mani. Continuità: [N° 98713] Eugenio suona a casa di Marta, che apre tenendo, tra le braccia, il bimbo col pigiamino azzurro. Ma una volta ripresa dall'interno dell'appartamento, Marta tiene il bimbo in una maniera diversa rispetto a prima. Continuità: [N° 98715] Quando Eugenio è dentro la cabina telefonica, alle sue spalle sta transitando una BMW. Ma subito dopo cambia l'inquadratura e passa una Golf Volskwagen. Continuità: [N° 98716] Quando Eugenio è dentro la cabina telefonica, sul marciapiede opposto non c'è posteggiata nessuna auto. Poi, invece, ci sono due auto (una a furgoncino ed una azzurra) e successivamente solo quella a furgoncino, mentre l'auto azzurra è sparita. Fisica/Dinamica: [N° 98718] Si vede che l'apparecchio telefonico che Eugenio colpisce col pugno è ben saldo sulla colonnina. Ma quando Eugenio sferra il pugno, il telefono, per un attimo, oscilla, per poi apparire nuovamente ben saldo. Continuità: [N° 98719] Quando Eugenio sferra il pugno sull'apparecchio telefonico, tiene la cornetta col braccio destro all'altezza del corpo. Inquadrato da lontano, però egli ha il braccio alzato sopra la testa. Continuità: [N° 98721] Alla fine della scena della foto davanti alla stazione, quando Eugeno si accorge di essere stato truffato (gli hanno rubato la valigia) arriva alla sue spalle una macchina con i fari accesi che, però, scompare al cambio di inquadratura. Continuità: [N° 98722] Quando Eugenio sbatte con la fermata dell'autobus che rovina per terra, a parte il fatto che nessuna fermata è messa senza essere ben posizionata e inbullonata (ma questo serve per la gag) quando la fermata cade la tettoia si rompe in due pezzi, uno più piccolo ed uno più grande, salvo - poi - essere tutta intera quando Eugenio ci cammina sopra Continuità: [N° 98723] Davanti al tavolo dei muratori che mangiano c'è un sacchetto nero con qualcosa dentro. Al cambio di inquadratura il contenuto del sacchetto è posizionato diversamente senza che nessuno l'abbia toccato. Continuità: [N° 98724] Dentro il reparto alimentare del supermercato la visuale della m.d.p. è quella di Eugenio. Ma mentre Eugenio guarda un banco con della pasta confezionata, subito dopo egli è davanti un banco salumi. Continuità: [N° 98725] Il poliziotto davanti al quale si trova Eugenio, accusato del furto al supermercato, detta all'agente cosa scrivere nel verbale. La sua mano sinistra indica verso qualcosa ma subito dopo è aperta col palmo della stessa rivolto verso l'alto. Continuità: [N° 98726] Due donne: Una si ferma perchè sembra riconoscere - nel falso cieco sordomuto - Eugenio, l'altra tiene una borsetta con la mano sinistra, ma in maniera diversa in due successive inquadrature. La sua mano prima è più in basso, poi più in alto. Luci: [N° 98728] Una delle due donne che incontrano il finto cieco sordomuto Eugenio si volta e guarda verso al m.d.p. Per alcuni secondi si vedono, riflesse negli occhiali, le luci di scena. Continuità: [N° 98729] Sul Duomo. Fosforo elenca quanto gli deve Eugenio mentre quest'ultimo si tiene la bocca con la mano destra per non far vedere che ha rubato un uovo (ma Fosforo se ne accorge). La mano destra di Eugenio è in una posizione se inquadrata da lontanto, in un altra se inquadrata da vicino. Continuità: [N° 98730] Dopo aver fatto la doccia, Eugenio si avvicina a Marta. Ad un cambio di inquadratura i capelli sulla spalla sinistra di Marta hanno una posizione diversa. Diverso, anche un ricciolo che cade sulla spalla destra allo stesso cambio di inquadratura. Continuità: [N° 98731] Eugenio va da Fosforo, sul barcone. Fosforo l'accoglie, poi si siede ad un tavolo e comincia ad usare un coltellino. Prima sul tavolo non c'è niente, poi c'è qualcosa sbriciolata, quindi di nuovo niente. Continuità: [N° 98732] Eugenio va da Marta. Mentre parlano arriva il tizio che ricattava Marta in cambio dei soldi per l'affitto (il capo del personale della ditta dove Eugenio lavorava e poi è stato licenziato). Eugenio ha una mano sulla spalla di Marta e tiene in mano dei soldi. Allo stacco, la mano non è più sulla spalla di Marta ma lungo il corpo. FinaleSvelato: [N° 98733] Alla fine del film è inquadrato l'elicottero che deve buttar giù i soldi. Alle sue spalle, in lontananza, il campanile di una chiesa. Quando l'elicottereo è inquadrato da vicino, si nota una torre (completamente diversa dal campanile della scena precedente), quindi - ripreso ancora da lontano - la torre scompare e riappare, in lontananza, il campanile. Trucco: [N° 98743] Nelle scene iniziali, Eugenio sogna di suicidarsi. Si vede, infatti, che egli si spara un colpo in testa, si pugnala e si getta da una finestra. Inquadrato da lontano, però vediamo abbastanza chiaramente che quello che cade è un pupazzo. Lo si nota dalla staticità e dal modo di cadere. Incongruenza: [N° 101105] Quando Eugenio porta il caffe negli uffici , rovescia il caffè sporcando il vetro, ma quando raccoglie i cocci della tazzina, la macchia sul vetro e' notevolmente diversa. Continuità: [N° 123574] Quando Pozzetto si ferma davanti ai muratori, quello che dopo gli da la forchettata beve un sorso di birra e appoggia il bicchiere, quando Pozzetto si avvicina, il bicchiere è leggermente spostato a sinistra.
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