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E tanta paura (1976) [25 errori]Incongruenza: [N° 119628] Il beota che apre la porta alla "Padrona" conciato come un incrocio tra Giancarlo Giannini, Adolf Hitler e Mauro Coruzzi riceve da costei un bel ceffone. Servile, si inginocchia e le bacia la mano chiedendo se si sia fatta la bua schiaffeggiando la sua indegna ghigna. . . ma le bacia la mano sbagliata, quella della pizza era l'altra. L'intera scena e' comunque assurda: per quanto molle sia il sibarita e robusta sia la virago (e una differenza abissale di corporatura proprio non si vede), e' impossibile avere una reazione cosi' blanda a uno strozzamento frontale, specie con lui niente affatto consenziente. Trucco: [N° 119629] Nel secondo omicidio, la prima chiavata apre la donna in due e le fa sanguinare, la seconda botta non produce nessun risultato. Doppiaggio/Cartelli: [N° 119631] All'arrivo a inizio film del commissario, uno dei fermati lo guarda passare e gli fa "Buongiorno, Commissario". Eppero' le labbra della persona non si muovono, il travestito e' chiaramente inserito a posteriori. (ahem) Trucco: [N° 119632] Quando vengono mostrati i ritagli dei necrologi, quello di Mattia Grandi e' ritagliato in modo errato, piu' di due terzi sono occupati da un pezzo di necrologio monco, che inizia con il nome "DREA", probabilmente Andrea o simile, tagliato da una andata a capo. Quello di "Laura Falconeri" invece e' formalmente corretto, anche se tra i partecipanti al lutto ci sono la NUORA e pure una NIPOTE, che considerato che a interpretare Laura e' Greta Vayan che all'epoca aveva poco piu' di 30 anni, fa abbastanza ridere. Continuità: [N° 119633] Placido entra in casa e dopo aver detto alla sua compagna che lui e' il suo "schiavo bianco" si appoggia all'isola del tinello e le fa la propostina . La mano e' appoggiata sullo spigolo del mobile, ma comincia a distanza dallo spigolo, sul davanti, nella ripresa che segue. Trucco: [N° 119634] Dopo la notte d'amore con la compagna, l'ispettore Lomenzo si presenta al lavoro (alle 11 e un quarto?). Il collega gli parla del caso degli Amici della Fauna, e l'efficiente schedario della polizia glielo fornisce. Difatti apre un cassetto e li' ci sono il caso "All Club", il caso "Amici della Fauna", il caaso "Associati" (evabbe' ja, un po' piu' generico come nome no, eh?). Si', ma il cassetto aveva per targhetta "VERRI, ADRIANA", posto tra "Verrani, Ernesto" e "Verri, Enrica" ! Evidentemente hanno usato un vero archivio di qualche edificio. . . Doppiaggio/Cartelli: [N° 119635] Lomenzo sta sfogliando il giornale in archivio quando riceve la telefonata del collega. Quando Placido dice "L'autobus", la frase ridoppiata e' in netto anticipo rispetto al labiale. Trucco: [N° 119636] La sequenza della morte della mistress bruciata viva e' fenomenale. A parte il fatto che quando il killer le ha tirato la botta in testa questa si affloscia solo un secondo dopo il colpo (sinapsi a scoppio ritardato), si fa coprire di benza senza muoversi ma e' miracolosamente sveglissima nel campo lungo. Nonostante la corda floscia, quando le fiamme le sono addosso si dimena muovendo solo le braccine tanto per far scena e non si schioda dall'albero. Dulcis in fundo: quando la vediamo morta sfigurata dalle fiamme possiamo apprezzare che la banalissima corda di canapa che l'ha tenuta legata e' 100% ignifuga, essendo perfettamente integra e nemmeno annerita. Continuità: [N° 119637] Il capo dell'agenzia investigativa fa il suo ampolloso discorso al buon ispettore (apparentemente quattro microfoni e due mangianastri costano piu' dell'intero bilancio della Pubblica Sicurezza italiana, buono a sapersi) e spinge verso di lui con il bastone il pacchetto di sigarette di contrabbando. Il pacchetto nel close-up si trova in un punto del tavolo diverso, piu' distante da Placido, di quanto non fosse prima. Trucco: [N° 119638] Quando il killer (?) mette nel suo personale albo delle figurine il terzo necrologio, quello dell'onorevole Ernesto Picozzi, la data del necrologio e' 18 Novembre 1975, cioe' Martedi', ma Placido ha appena detto nella gita al lago che e' Domenica mattina. C'e' anche un altro minuscolo dettaglio: a dare il triste annuncio della dipartita di Maurizio e' IL MARITO GIUSEPPE. Sempre detto che erano avanti, negli anni '70. Incongruenza: [N° 119639] Dopo che Corinne Clery ha fatto l'amore con Placido salvandolo da un tremendo piatto di vermicelli al concentrato di pomodoro e formaggio, lui le chiede quando e' successo il fattaccio della morte a villa Hoffmann. A parte il fatto che lui stesso ha fatto ricerche sulla faccenda quindi lo dovrebbe sapere benissimo (il fatto della morte e' conosciuto, non e' una rivelazione di Jeanne), la data citata e' il 30 Novembre, e lui dice "Ah, oggi", mentre le vicende si svolgono a meta' del Novembre '75. Non solo, ma quando viene mostrata la tomba della ragazza, l'anno di morte e' il 1972, mentre sia la vittima milanese che il baffuto collega avevano detto che il fattaccio risaliva a 4 anni prima. Doppiaggio/Cartelli: [N° 119640] Dopo la cattura di Agostino, questi viene trasportato in macchina. In tutta la sequenza si vede ben poco dell'interno dell'abitacolo (suppongo sia una scelta artistica e non un pessimo posizionamento della camera), ma da quel poco si vede che il labiale di Placido e' tutto scombinato rispetto al parlato. Trucco: [N° 119641] Nella fabbrica di cotechini viene mostrata una finta prima pagina del Corriere con di spalla un articolo sulla morte dello scolaretto Markus, un fatto del 18 Novembre 1975, quando la linea temporale del film ormai si e' spostata di due settimane piu' avanti. Continuità: [N° 119642] La Cory sulle ginocchia di Placido al commissariato comincia a rispondere al suo interrogativo sulla tigre. Mentre confonde Algeri con Tunisi, le mani sono posizionate diversamente dietro il collo di lui al cambio inquadratura. Continuità: [N° 119643] Due dei facoltosi clienti vogliono farsi proteggere. Il capo dell'agenzia manda via l'ex poliziotto e l'ex killer e picchietta sul tavolo per attirare l'attenzione dei clienti. Ha la mano sull'asta del bastone, ma al cambio inquadratura lo sta tenendo per il pomo. Continuità: [N° 119644] Quando nel 'vero' flashback Rosa beve i primi sorsi del bicchiere della staffa, questo si riempie di nuovo nel passaggio dal close-up (dove ne ha gia' buttato giu' tre dita) al totale della stanza (dove e' ritornato pieno e la mano e' scivolata piu' in basso). Microf./CastTecnico: [N° 119645] Nello spiegone in cui l'eroe parla con il killer armato di carabina, sporcizia sul lato basso del quadro appare, scompare, cambia posizione nei vari controcampi. Il problema continua a ripresentarsi per la durata dell'esterna. Microf./CastTecnico: [N° 119646] Dopo l'omicidio in diretta, scena al night: quando Ruth dice a Lomenzo "Come on, honey!" una delle danzerecce comparse (sulla destra) guarda palesemente in camera. Continuità: [N° 119647] Lomenzo e il collega permaloso vanno a chiedere informazioni alla ragazza che vive nella stessa casa a corte dove si trova il sospettato. Lei si sta incipriando (in realta' la coppetta sembra vuota. . . ) : la posizione della mano sinistra non e' coerente nei cambi inquadratura, e nel primo il pennello abbassato e' alzato nel secondo shot. Doppiaggio/Cartelli: [N° 119648] Dopo la scena nella fabbrica di insaccati si vedono le varie fotomodelle nonche' conquiste dell'ispettore. Il fotografo impartisce le sue istruzioni a inizio scena mostrando grandi doti di ventriloquo. Trucco: [N° 119649] "L'assassino" viene crivellato di colpi da diversi mitra: la pommarola sgorga copiosa, ma da un singolo buco. Plot Hole: [N° 119650] Placido sgama l'assassino perche' se ne stava a dormire in una gabbia nella villa indossando scarpe costose. Benissimo, ma. . . e che ca*** ci faceva li' in una gabbia?? La villa e' enorme e disabitata e lui ne ha pieno accesso: ha ancora certamente tutti i suoi soldi, pure le armi, palesemente i bei vestiti. . . cos'e', cena a caviale e aragosta, si mette i pantaloni di vigogna e le scarpe del calzaturificio di Varese e poi mette un sacco a pelo in giardino per dormire all'addiaccio? Plot Hole: [N° 119651] Il collega di Lomenzo e Lomenzo stesso escludono che Hoffmann abbia ammazzato le varie persone. . . ma non c'e' motivo per il quale lo possano fare. E' inoltre stato stabilito relativamente presto che almeno uno degli omicidi e' stato commesso da una persona diversa (la prostituta maitresse), eppure Lomenzo dice "E pensare che per tutti questi omicidi all'inizio cercavamo un assassino solo". Plot Hole: [N° 119652] Quando viene ucciso l'onorevole con una pistolettata, la pagina mostrata e' quella di Giannino Guard'in aria, che crepa schiantato da un ponte, mentre semmai sarebbe dovuta essere una pagina de "La storia del fiero cacciatore", che crepa 'sparato' con un fucile. In quell'omicidio oltretutto dobbiamo dare per buono che l'assassino non sia stato scoperto "perche' no": il poliziotto diceva che a seguito delle indagini era emerso che non fosse stato nessuno dei tecnici presenti. . . e invece e' proprio quello che e' successo. Come non l'abbiano notato gli altri, abbia nascosto l'arma, evitato le indagini essendo un poveraccio sotto ricatto e senza esperienza, questo e' puro frutto di Ninjutsu del Fuori Campo. Plot Hole: [N° 119656] Il personaggio interpretato da Quinto Parmeggiani viene tirato sotto da un camionista prezzolato, il quale non solo ha previsto con matematica precisione quando la macchina si sarebbe guastata, ma anche il fatto che lui sarebbe uscito dall'auto e messo come un pirla a cercare di fermare macchine sbracciando in mezzo all'Autolaghi (ma proprio in mezzo!!). Naturalmente, ha anche centrato a botta sicura il tizio nella nebbia.
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