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Quo Vadis (1951) [27 errori]Anacronismo: [N° 8475] Durante la scena in cui la folla entra per il grande cancello si puo vedere un uomo fare la pipi' ed un altro in tuta da lavoro moderna che mangia un panino. Storico: [N° 13593] Nel film, Marco Vinicio, che nel romanzo di Sienkiewicz era un giovane tribuno militare e non un maturo console come nella pellicola del 1951, si lamenta con Nerone perché lo stesso non vuole fare entrare a Roma le stanche legioni appena tornate da una campagna militare. L'imperatore risponde che è sua intenzione posticipare l'ingresso delle legioni in città per organizzare un grande trionfo con relativo spettacolo per il popolo. Peccato che, nell'antica Roma, fosse severamente proibito alle legioni varcare la cinta muraria! Storico: [N° 25509] Nel film, la protagonista viene erroneamente chiamata Licia e definita figlia del Re dei Lici. La Licia è una regione dell'Asia Minore che si trova a sud di Roma. Poi, viene, però, detto che il popolo della fanciulla proveniva dal nord. L'arcano è presto spiegato: in realtà, la protagonista non si chiamava affatto Licia, ma Ligia, come risulta chiaro leggendo il romanzo di Henrick Sienkiewicz dal quale il libro è tratto. Si chiamava Ligia perché figlia del Re dei Ligi, un'antica popolazione barbarica, stanziata essa sì al nord, ove sorge l'attuale Polonia e della quale parla Tacito nei suoi Annales. Storico: [N° 25583] Storicamente, questo film è tutto un blooper. Tutti i personaggi, infatti, vengono fatti morire nell'anno 64 D.C., all'epoca della prima grande persecuzione contro i Cristiani. San Pietro e San Paolo, però, non furono martirizzati nel 64, ma, probabilmente, nel 65. Petronio non si suicidò nel 64, ma nel 66 D.C., dopo che fu scoperta la di lui partecipazione alla congiura di Pisone. Nerone non morì nel 64 D.C., a seguito di una rivolta popolare, (perché, poi, perchè, una volta tanto, in uno spettacolo del circo, non ci era scappato il morto?), ma si suicidò nel 68 D.C., perché inseguito dai soldati dei suoi nemici. Ad aiutarlo a morire, poi, non fu Atte, ma Epafrodito e, morendo, disse: "Qualis artifex pereo". Poppea non fu strangolata da Nerone nel 64, ma fu uccisa a percosse dallo stesso mentre era incinta, nel 65 D.C.. Storico: [N° 25928] Nel film vengono mostrati donne e uomini che assisevano insieme agli spettacoli, invece le donne li seguivano a spalti separati, posti in alto accanto agli schiavi! Incongruenza: [N° 37919] Per tutto il film l'Apostolo Pietro è piuttosto grasso, si noti la pancia, ma una volta che viene crocifisso e lo inquadrano sulla croce è dimagrito paurosamente. Trucco: [N° 37920] Quando Ursus sta combattendo col toro (nel libro è un bufalo) nell'arena lui appare un po' più magro che nel reale, e lo circonda una strana luce, come se fosse un' immagine aggiunta in seguito. FraseFamosa: [N° 37921] "Ma perchè vogliono salvarsi?" Trucco: [N° 38632] Presuppenendo che l'attore che interpreta Ursus combatte davvero contro il toro nel film (si dice che in prova ne abbia davvero ucciso uno) tuttavia in alcune inquadrature, soprattutto quando lo uccide, il toro viene sostituito da uno finto. Storico: [N° 38817] Il Colosseo dove nel film Nerone organizza i giochi e gli spettacoli dei cristiani deve essere ancora costruito, verrà iniziato da Vespasiano e finito da Tito. Trucco: [N° 40440] Nella scena dove i cristiani sono dati in pasto ai leoni, possiamo vedere che quando un leone "attaca" uno degli uomini, l'uomo sta sorridendo e visibilmente sta giocando con l'animale Storico: [N° 40441] La guardia pretoriana non restò leale fino alla fine come indicato nel film. Furono anche loro coinvolti nella ribellione contro Nerone. Trucco: [N° 40442] Nella scena dove uno dei cristiani crucifissi sta bruciando, possiamo vedere che subito dopo "la morte" dell'uomo il corpo viene sostituito da un manichino di plastica ricoperto di vernice rossa. Storico: [N° 41204] Viene detto - presentando Pietro alla folla - che egli era stato il primo discepolo di Cristo, quando in realtà il primo discepolo fu Andrea, il fratello di Simone / Pietro. Continuità: [N° 41206] Quando Petronio e Vinicio parlano di Paolo, il primo in un'inquadratura ha il calice alto, nella successiva il calice è basso. Storico: [N° 41207] Nel film Nerone muore nel palazzo del Palatino, quando in realtà è morto sulla via Cassia - attuale Tomba di Nerone, appunto!!! Luci: [N° 42795] Quando Ursus combatte con il toro, si vede chiaramente che l'ombra sull'uomo e sull'animale non è sempre dalla stessa parte. Sono state chiaramente girate più scene in momenti diversi della giornata, con scarsa attenzione alle ombre! Storico: [N° 44823] Nerone non viene ucciso da Atte ma sembra sia stato aiutato a uccidersi dal suo liberto Epafrodito. Incongruenza: [N° 59246] Pietro dice che Giovanni era ''suo fratello''. In realtà Pietro e Giovanni non avevano legami di parentela: fratello di Pietro era Andrea Storico: [N° 61661] Questo è un errore presente anche nel libro. Ormai è quasi certo storicamente che non fu Nerone ad appiccare l'incendio a Roma, ma anzi si prodigò in tutti i modi per soccorrere le vittime. Furono semmai i senatori e gli aristocratici ad accusare Nerone ingiustamente e costui a sua volta, avendo bisogno di un capro espiatorio, accusò i cristiani, istigato anche dalla moglie Poppea che si era appena convertita all'ebraismo. Storico: [N° 74822] Tra i condannati cristiani nell'arena destinati a morire crocifissi e bruciati ci sono anche dei senatori romani tra cui lo stesso padre adottivo di Licia. Ma i cittadini romani non potevano essere crocifissi, nemmeno se condannati a morte. La pena prevista per loro infatti era la decapitazione (molto meno umiliante e dolorosa) Vedi l'esempio di S. Paolo martirizzato proprio in quel periodo. Anacronismo: [N° 92993] Il gioco degli scacchi all'epoca non esisteva!!! Anacronismo: [N° 95655] In una scena del film vediamo che la protagonista tiene in casa un crocifisso, usanza un po' in anticipo sui tempi. Storico: [N° 96497] Petronio definisce Gesù "un ebreo di nome Cristo". A parte il fatto che Cristo non era il nome di Gesù, è anche improbabile che il romanissimo Petronio lo conoscesse con quel nome. Continuità: [N° 98355] Nella scena in cui Nerone vede Ligia per la prima volta, Poppea tenta subdolamente di convincerlo a strapparla a Marco Vinicio (che vuole sedurre). Petronio, altrettanto subdolamente, distrae Nerone da questo proposito ("Vesti un palo con una tunica e il mio inesperto nipote lo troverà attraente..."), al che Poppea si volta verso di lui con uno sguardo eloquente. Primo piano di Poppea mentre si volta verso Petronio, ma, nell'inquadratura immediatamente successiva, l'imperatrice guarda nuovamente verso il banchetto. Storico: [N° 114288] Molti storici concordano sul fatto che in realtà siano stati i cristiani ad incendiare Roma e precisamente un gruppo di fanatici cristiani che vedeva Roma come una Babilonia pagana che andava purificata col fuoco. NON è stato Nerone ad incendiarla, ma i cristiani estremisti che odiavano il mondo pagano. Storico: [N° 119906] In una scena Marco Vinicio afferma di voler mandare un messaggio al console Galba perché accorra con le sue truppe dalla Toscana, ma a quell'epoca la regione si chiamava Etruria
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