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L'Armata Brancaleone (1966) [38 errori]

Anacronismo: [N° 1063] Che ne vogliamo dire del bel tacchino che appare nella prima scena del film? Niente di strano se non si trattasse di un animale venuto dall'America, quindi dopo il Medioevo che questo fantastico film ci fa vivere!

Anacronismo: [N° 19912] Nella scena in cui Brancaleone e compagni arrivano nel borgo disabitato, che poi si rivelerà un paese di appestati, il palazzo dove abita la vedova, interpretata da Maria Grazia Buccella, ha una porta in bugnato tipica del Rinascimento, mentre la vicenda si dovrebbe svolgere poco dopo l'anno 1000.

Trucco: [N° 32615] Nelle prime scene del film, guardate le frecce conficcate nella schiena di uno dei cavalieri. Si può vedere benissimo che non hanno le punte ma delle ventose e sono fintissime (visto che penzolano vistosamente sulla schiena del cavaliere).

Trucco: [N° 36200] Durante il combattimento quando l'albero viene abbattuto, questo si vede benissimo che è aiutato nella caduta da un filo sulla sinistra del video.

Continuità: [N° 59529] Quando Brancaleone e Truppa stanno per essere arsi vivi dal cavaliere orbo, ed il frate interrompe l'esecuzione, il fuoco già appiccato alla paglia comincia a sparire e riapparire scena dopo scena.

Curiosità: [N° 60636] L'espressione di uso comune "CHE TE NE CALA?" è stata inventata proprio dagli autori di questo film e qua per la prima volta dunque ascoltata. Non male come tormentone che persiste imperterrito da 40 anni!

Incongruenza: [N° 60642] Nella scena in cui Brancaleone parla alla sua armata, appena costituita, in alcune inquadrature ha la barba corta, in altre è sensibilmente più lunga.

Continuità: [N° 61517] Quando Brancaleone si cala con la fune insieme alla donna, la sua mano destra si sposta più in alto tra due stacchi consecutivi.

Doppiaggio/Cartelli: [N° 78350] In svariate parti del film, sia all'inizio che alla fine, accadono errori di sincronizzazione del doppiaggio: i personaggi pronunciano battute, ma non muovono la bocca

Trucco: [N° 78351] Durante il "singolar tenzone" tra Brancaleone e Teofilatto nel campo di spighe si vede benissimo che queste, non vengono tagliate dai loro maldestri colpi di spada, bensì vengono lanciati da sotto da qualcuno della troupe, in quanto, spesso, si vede saltare il grano un attimo prima del colpo di spada

Trucco: [N° 79126] Nella scena in cui Zeone, saltando sul ponte, precipita dallo stesso, si puo notare come la neve posta sul terreno circostante non sia neve vera, bensì lenzuoli accuratamente ben posti.

FraseFamosa: [N° 82278] Teofilatto dei Leonzi,accennando a Brancaleone la propria zia,Teodora: "E vànci! è grande amatora." Brancaleone:" "Ma Cippa... non se ne dòle?" Teofilatto: "Eh sì che se ne dòle... ma a te che te ne cale".

Continuità: [N° 83919] Durante la scena in cui Brancaleone è costretto a fuggire dal castello dei Leonzi dopo la richiesta di un improbabile riscatto, si vede in prossimità del portone il Pecoro ad aspettare con il resto del gruppo. Questo è impossibile visto che in precedenza lo stesso era caduto da un "cavalcone" e solo successivamente sarebbe stato ritrovato per caso (accasato in una grotta in compagnia di una gelosissima orsa) da Teofilatto e Taccone.

Continuità: [N° 84308] Quando "con ingegnoso marchingegno mirabilmente concepito" si preparano a respingere "lo nero periglio che vien dallo mare", si vede che il cavallo Aquilante apre il portone avvicinandosi a un mucchietto di fieno, ma il mucchio cambia quantita' e posizione negli stacchi successivi!

Incongruenza: [N° 86377] Quando Brancaleone e compagni stanno per essere arsi vivi dal cavaliere con la benda , c'è il grassone (accanto a G.M. Volonte') che viene legato con 3 giri di corda, ma subito dopo e' legato con un solo giro !

Continuità: [N° 90333] Quando Brancaleone prende in braccio la vedova appestata si vede che il vestito della donna pende e quasi si vede il sedere, ma nello stacco successivo il vestito ritorna a ricoprire il tutto!

Incongruenza: [N° 90336] I cavalieri cristiani spingono i Saracini verso il burrone , ma alcuni di essi cadono per decine di metri , invece altri invece cadono solo per pochi centimetri! Evidentemente le location erano due!

ND: [N° 90337] I nostri eroi stanno per morire impalati dai Saracini , ma la corda che tende i nostri eroi dovrebbe essere tesa appunto per il peso degli uomini , invece e' semplicemente appoggiata!

Continuità: [N° 91187] Durante il corso del film il colore del cavallo Aquilante appare di un giallo più o meno intenso

Trucco: [N° 91604] Nella scena dell'orsa si vede benissimo che in alcune inquadrature l'animale è sostituito da un attore con un costume da orso.

Incongruenza: [N° 94560] Quando Abacuc legge per la prima volta la pergamena a Brancaleone , quest'ultimo sta sistemando la sella ad Aquilante , ma se notate bene prima ci mette una pelliccia bianca , poi diventa marrone , e in ultimo ridiventa magicamente bianca!

Continuità: [N° 99855] Corte bizantina. Arriva il gobbo Cippa (frontale) reggendo unbacile con "vino alla fiamma e spezie". 81'26'' Il vino non bolle. Nuovo ciak, stesso tempo, rotazione oraria di 90° dell'inquadratura (profilo destro di Cippa): il vino bolle. Instant fire.

Curiosità: [N° 99856] Da 3'47'' a 3'54'' Topless (zoom DVD!) della contadinotta che fugge dal barbaro. Da 4'02'' a 4'04'' topless e bottomless infarinati, quando il barbaro la butta nella farina. Graziosa.

Curiosità: [N° 99857] Da 34'05'' a 34'06'' topless sinistro di M.G. Buccella (!!) insidiata da Gassman.

Continuità: [N° 99858] Banchetto. 62'55'' Gassman (frontale, mezzobusto) regge una coppa nella sinistra. Nuovo ciak, stesso tempo, rotazione oraria di 90° della camera: Vittorio regge la coppa con la destra.

Continuità: [N° 101542] Quando Arnolfo Mano-di-ferro uccide il secondo predone con la spada , si vede che e' notevolmente storta, subito dopo ritorna perfettamente dritta.

Incongruenza: [N° 101543] Quando Brancaleone e Teofilatto stanno duellando con l'ascia , cominciano a dare dei colpi su di un albero, ma se si nota bene , il secondo colpo di Brancaleone, si stampa sul tronco procurando una visibile ammaccatura , ma subito dopo il tronco ritorna intatto.

Curiosità: [N° 104186] Volevo segnalare una scena che mi ha lasciato alquanto sbalordito e che nei film attuali difficilmente si potrebbe girare. Nella parte iniziale la scena del predone che irrompe in un pollaio, afferra un pulcino e gli stacca la testa con un morso. Ho rivisto la scena più volte a rallenty e mi è sembrata assolutamente vera. . . . . ripeto cosa impensabile nelle pellicole moderne.

Storico: [N° 104976] La vicenda è verosimilmente ambientata nella seconda metà dell'XI secolo (prima crociata), un periodo in cui la Puglia (dove è collocata Aurocastro) è contesa tra duchi longobardi, bizantini superstiti, normanni e invasori saraceni e sulla quale non si estendono l'autorità o le pretese del Sacro Romano Impero (germanico). Pertanto un'investitura feudale come quella che si legge nella pergamena non può essere concessa dall'imperatore tedesco, tantomeno da un suo vassallo. Eventualmente solo dal Papa.

Incongruenza: [N° 109180] Nell'attacco iniziale dei barbari al villaggio di contadini, il barbaro coi capelli rossi stacca per sbaglio durante un combattimento, mano e avambraccio al suo amico, un barbaro corpulento col cappello piumato di nero. Poco dopo a strage avvenuta, si vede lo stesso personaggio razziare stoffe sparse usando entrambe le braccia

Continuità: [N° 109181] Brancaleone al torneo di cavalieri. Si presenta al Signore locale con un elmo munito di cimiero e piumaggio nero, ma nella scena dopo quando è' in groppa al suo cavallo Aquilante, presenta un elmo etrusco senza piumaggio

Anacronismo: [N° 109182] Brancaleone a cavallo incontra Teofilatto col quale si impegnerà in un duello. L'elmo che indossa e' una Barbuta del 1300, mentre l'intera storia si svolge nell'anno 1000

Anacronismo: [N° 109183] Brancaleone e i suoi compagni fuggono dal paese dopo aver appreso che c'è la peste. Immediatamente prima di uscire fuori, passano davanti una lapide commemorativa vera, cementata a parete, nella quale si riesce a leggere che in quel paese la peste ci fu realmente. La data non si legge per intero tranne i primi due numeri "17. . . "

Trucco: [N° 109785] Nella scena di lotta nel castello dopo aver scoperto che Matilda non è più illibata, il ragazzo tira un legno contro una botte e questa si apre, però si vede benissimo il trucco del filo sulla destra che serve per aprire la botte al momento giusto.

Anacronismo: [N° 110794] Il film dovrebbe essere ambientato alla fine dell'XI secolo (epoca della Prima Crociata) ma la peste in Europa arrivò solo a metà del XIV secolo.

Continuità: [N° 126745] Teofilatto e Taccone si avvicinano alla grotta da cui esce del fumo; si appostano su una piccola scarpata e vedono uscire Pecoro, che credevano morto. A Teofilatto sfugge di mano quella strana spada, con la punta a mezzaluna, che per tutto il film si passano dall'uno all'altro, e Pecoro li scopre proprio perch� la sente cadere ai piedi della scarpata. Per parlare si spostano verso destra di alcuni metri, senza che nessuno di loro riprenda la spada, che perci� � ancora l� dove � caduta; quando per� tutt'e tre se ne vanno, Teofilatto ce l'ha in spalla.

Curiosità: [N° 126746] La cosa non � certo importante, trattandosi di una commedia dove l'abbigliamento e le armi di tutti sono, volutamente, raffazzonati e strampalati; per� non si pu� non notare come Brancaleone e la sua prode Armata abbiano una vastissima dotazione di armi e soprattutto elmi, di periodi anche lontanissimi fra loro. Brancaleone specialmente sembra aver una collezione di elmi da far invidia a un museo medievale! Per non parlare della grande spada a due mani, con elsa ad archetti e lungo manico decorato da rivetti, che lui porta in alcune occasioni, ad esempio mentre parla con Abacuc agonizzante, e che � chiaramente cinquecentesca.

Continuità: [N° 126747] Brancaleone, saputo che Matelda � in convento, salta (letteralmente, dato che gli si rompe la staffa) sul fido Aquilante e galoppa a spron battuto. Indossa solo una specie di maglia, sporca e stracciata. Quando per� lo vediamo galoppare sul ponte, e poi far irruzione e combattere nel convento, sopra indossa la sua solita elegante (!) casacca bianca, e anche ben allacciata. A meno che non l'avesse sulla sella e, durante la corsa, abbia pensato di metterla per presentarsi a Matelda in miglior arnese...

Cast: Luis Induni Joaqu�n D�az Tito Garc�a Fulvia Franco Luigi Sangiorgi Pippo Starnazza Alfio Caltabiano Gianluigi Crescenzi Ugo Fangareggi Carlo Pisacane Maria Grazia Buccella Gian Maria Volont� Folco Lulli Catherine Spaak Vittorio Gassman		Regia: Mario Monicelli Titolo originale: L'Armata Brancaleone Genere: Avventura Durata: 120 Nazionalità: Italia Francia Link: IMDB