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Questo film ...
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1 maggio 2023, selidori
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Inviato il: 2003-03-07 |
Tipo: Cameo |
N°: 18385 |
AUTORE: ros85 |
Nella scena nel wc del teatro,la calamai si guarda allo
specchio molto offuscato... la scena dell'inquadratura nello specchio mi
sembra quella di Gabriele Lavia ma non della Calamai! |
Inviato il: 2004-09-10 |
Tipo: Curiosità |
N°: 37728 |
AUTORE: lou_Nissart |
Quando Marc va a casa della mamma di Carlo (Clara Calamai), le vecchie foto in bianco e nero dell'anziana signora, che in gioventù era stata attrice, sono veramente delle foto degli anni 40 della Calamai. Un affettuoso (e meritatissimo) hommage di Dario Argento a une delle più grandi attrici italiane. |
Inviato il: 2004-10-30 |
Tipo: Curiosità |
N°: 39627 |
AUTORE: AleKubrick |
Il film Profondo Rosso, uno dei più riusciti film del regista, vuole ambientarsi a Roma. In verità poche scene sono state girate nella capitale. Il più delle scene sono state girate a Torino! |
Inviato il: 2006-09-06 |
Tipo: Curiosità |
N°: 64957 |
AUTORE: |
In tutto il film Mark tenta di accendersi una sigaretta ma per un motivo o per un altro non ci riesce. |
Inviato il: 2007-12-18 |
Tipo: Curiosità |
N°: 74418 |
AUTORE: |
Mentre l'assassino corre nelle scale all'inizio, si vede la sua faccia |
Inviato il: 2009-11-07 |
Tipo: Curiosità |
N°: 86114 |
AUTORE: Jokerina |
Le mani guantate dell'assassino che si vedono durante tutto l'arco del film sono di Dario Argento! |
Inviato il: 2011-09-09 |
Tipo: Omaggio |
N°: 95176 |
AUTORE: Venticell0 |
SPOILER!! Chi conosce il cinema di Sergio Leone avrà notato una somiglianza del finale di Profondo Rosso con il duello finale di "C'era una volta il west", di cui Argento è stato autore del soggetto.
In entrambi i film il duello finale è introdotto da un flash-back: l'omicidio del padre di Carlo nel primo e l'omicidio del fratello di Armonica nel secondo.
La somiglianza a mio avviso palese sta proprio nel ritorno alla realtà dal flash-back.
Un ritorno brevissimo, immediato e spaventoso.
In CUVIW il ricordo termina con l'improvviso colpo di pistola con cui Charles Bronson uccide Henry Fonda, in PR con l'altrettanta improvvisa mannaiata di Clara Calamai a David Hemmings, che dà il via alla scena finale.
In entrambi i casi la musica che accompagna il ricordo viene interrotta bruscamente dal ritorno alla realtà da un effetto sonoro secco e a volume decisamente alto: l'urlo della Calamai mentre affonda il colpo è secondo me una palese citazione al colpo di pistola di Armonica. |
Inviato il: 2012-03-20 |
Tipo: Omaggio |
N°: 97235 |
AUTORE: Ugo1970 |
Questo è una specie di omaggio al contrario, quindi non so se è accettabile. Nel 2000 il gruppo Daemonia, formato da Claudio Simonetti con tre musicisti metal, ha pubblicato un "Dario Argento Tribute" in cui i giovani metallari reinterpretano alcuni dei temi più famosi dei film di Argento. C'è anche "Profondo Rosso". L'arrangiamento non è un granchè [era nato come progressive, perchè farlo metal??], ma ha un video eccezionale diretto da Sergio Stivaletti (abituale collaboratore di Argento per il trucco e gli effetti speciali) e lungo ben otto minuti, in cui tutti i componenti del gruppo vengono uccisi con le stesse tecniche usate nel film. Le sequenze sono praticamente identiche. Simonetti è l'ultimo, e viene decapitato da un cavo scoperto (un jack) che porta intorno al collo. L'assassino, ovviamente, è Dario Argento in persona. |
Inviato il: 2012-03-20 |
Tipo: Curiosità |
N°: 97236 |
AUTORE: Ugo1970 |
L'arpeggio di clavicembalo nel famosissimo tema principale, composto da Claudio Simonetti, somiglia un po' all'attacco di "Tubular Bells" di Mike Oldfield (stesso tipo di costruzione melodica, stessa ambiguità ritmica), usato due anni prima, in modo assolutamente non autorizzato, da William Friedkin come tema principale de "L'Esorcista". Simonetti potrebbe essere stato influenzato sia dalla sua passione per il genere Progressive, che dall'uso fatto da Friedkin del tema oldfieldiano. Fatto sta che, da allora, il pianoforte tintinnante è diventato una specie di cliché nelle musiche dei film horror... vedi "Halloween" di John Carpenter e "Nightmare" di Wes Craven, tanto per citarne un paio. |
Inviato il: 2015-05-08 |
Tipo: Curiosità |
N°: 107706 |
AUTORE: emilianomusica |
SPOILER!! L'assassino in ogni suo omicidio ha sempre il cappello, tranne quando si vede riflesso nello specchio. |
Inviato il: 2018-05-27 |
Tipo: Curiosità |
N°: 113592 |
AUTORE: Ugo1970 |
Il creatore di tutti gli effetti speciali "corporei", quindi della testa meccanica di Giordani, di quella di Marta etc. etc. è nientemeno che il premio Nobel Carlo Rambaldi, noto al mondo come creatore di E. T. ma nella vita esperto costruttore di modelli di parti umane perfettamente funzionali. Un decennio dopo, per la creazione delle teste di "Dèmoni", Sergio Stivaletti avrebbe preso lezioni da Rambaldi. |
Inviato il: 2018-05-27 |
Tipo: Curiosità |
N°: 113593 |
AUTORE: Ugo1970 |
La prima persona contattata da Dario Argento per la composizione delle musiche fu il pianista jazz Giorgio Gaslini, che effettivamente le compose tutte. Ma Argento tenne solo tre delle sue composizioni e gli bocciò tutte le altre, definendole "orrende". Subito dopo, provò a rivolgersi ai Pink Floyd, ma questi ultimi (in particolare David Gilmour) dissero di no, Argento se ne tornò in Italia con la coda tra le gambe e scoprì per caso i Goblin. Claudio Simonetti compose il tema principale in una notte, cosa che impressionò Argento a tal punto che scritturò immediatamente lui e la band, per quel film e diversi successivi. |
Inviato il: 2018-05-27 |
Tipo: Curiosità |
N°: 113594 |
AUTORE: Ugo1970 |
I Goblin sono autori di circa il 70% delle musiche del film, ma nei titoli di testa originali non sono accreditati come tali: "Musiche di Giorgio Gaslini, eseguite dai Goblin". Dopo varie dispute contrattuali, nelle stampe più recenti il titolo è stato così corretto: "Musiche di Giorgio Gaslini & Goblin". |
Inviato il: 2019-08-22 |
Tipo: Omaggio |
N°: 118107 |
AUTORE: simonascaletta |
Dario Argento cita Blow Up di Michelangelo Antonioni (interpretato anche questo dal bravissimo David Hammings) in almeno due occasioni: nella scena in cui Mark telefona da una cabina pubblica per comunicare una notizia importante e in quella in cui si china sul cadavere di Amanda Righetti |
Inviato il: 2019-08-22 |
Tipo: Curiosità |
N°: 118108 |
AUTORE: simonascaletta |
In un primo momento Dario Argento pensò di affidare il ruolo di Marc a Lino Capolicchio. L'attore era ben disposto ad accettare ma cambiò idea dopo un incidente automobilistico che lo bloccò in convalescenza per un periodo, nonostante il quale Argento avrebbe anche aspettato di cominciare le riprese quando le condizioni di salute dell'attore sarebbero migliorate. |
Inviato il: 2019-08-22 |
Tipo: Curiosità |
N°: 118109 |
AUTORE: simonascaletta |
Gli inquietanti quadri con i volti appesi nell'appartamento della sensitiva Helga Ulmann, sono opera di Enrico Colombotto Rosso. |
Inviato il: 2019-08-22 |
Tipo: Curiosità |
N°: 118110 |
AUTORE: simonascaletta |
Il mangianastri con il quale l'assassino riproduce la famosa nenia infantile è un Memocord K70: realizzato fra gli anni cinquanta e sessanta, sia in Gran Bretagna che in Germania, veniva presentato agli uomini d'affari dell'epoca come una banca della memoria della durata complessiva di 90 minuti, ove poter registrare appunti di lavoro, appuntamenti e anche discorsi. |
Inviato il: 2019-08-22 |
Tipo: Curiosità |
N°: 118111 |
AUTORE: simonascaletta |
Nella scena della telefonata tra Marc (nel bar) e Gianna (nella sede del giornale) la comparsa che Gianna ferma per prendere appunti è Fabio Pignatelli, bassista dell'epoca della band dei Goblin, già autori della colonna sonora. |
Inviato il: 2023-01-31 |
Tipo: Curiosità |
N°: 127174 |
AUTORE: Ugo1970 |
SPOILER!! Nel corso del film viene detto chiaramente che la folle madre di Carlo (cioè l'assassina) si chiama Marta. Ma nei titoli di coda il nome non compare, e il ruolo viene indicato semplicemente come "madre di Carlo". |
Errori (86) 1~20 21~40 41~60 61~80 81~86
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