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1 maggio 2023, selidori
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Inviato il: 2011-07-22 |
Tipo: Doppiaggio/Cartelli |
N°: 93930 |
AUTORE: sammo |
Nei titoli di testa, dopo il nome di Orson Welles (che nel film compare per un paio di minuti, passa all'incasso e se ne va senza manco salutare) viene menzionato uno dei protagonisti assoluti. Testuale: "Con Anthony Quinn nel ruolo di KOUBLAI Khan". Ma il nome del Gran Khan va scritto KUBLAI (a volte Khubilai o Kubilay....l'unico punto fermo e' la U semplice, niente dittongo). |
Inviato il: 2011-07-22 |
Tipo: Continuità |
N°: 93931 |
AUTORE: sammo |
Marco e' nella sua stanza a Venezia, intento a giocherellare col coltello mentre ascolta svogliatamente un Orson Welles dai confini faticosamente contenuti dal Cinemascope. Nella sequenza in cui lo lancia per aria una prima volta (il coltello, non Orson Welles) vediamo l'arma descrivere una parabola che si muove da parte a parte dello schermo: c'e' un marcato spostamento orizzontale. Eppure Horst Buchholz nella inquadratura precedente e seguente molla e riprende il pugnale praticamente senza muoversi, come se lo avesse lanciato in verticale. |
Inviato il: 2011-07-22 |
Tipo: Storico |
N°: 93932 |
AUTORE: sammo |
Il precettore di Marco a inizio film cita un giorno preciso, il 12 Maggio 1271 (del quale parla al passato). Per quella data , nel film, i fratelli Polo non sono ancora tornati a Venezia, mentre nella realta' storica erano gia' tornati da oltre un anno! Inoltre lo stesso personaggio parla a Marco di cio' che SETTE anni prima suo padre gli avrebbe detto PRIMA di partire...ma il viaggio di Matteo e Niccolo' Polo duro' all'incirca il doppio! |
Inviato il: 2011-07-22 |
Tipo: Anacronismo |
N°: 93933 |
AUTORE: sammo |
E' sempre difficile rapportarsi nel lessico ad un distante passato dovendo parlare ad un pubblico di contemporanei spettatori cinematografici: certe semplificazioni sono d'obbligo. Tuttavia, qui forse un po' si esagera se consideriamo che TUTTI i personaggi si riferiscono con la massima naturalezza alla "Cina" chiamandola proprio cosi', all'insegna del "si parte per la Cina", "mo' arrivano mi' padre e mi' zio carichi di sete dalla Cina e pagano tutti i buffi", ecc. Sanno gia' tutto dell'Oriente prima della partenza di Marco Polo, sembra che abbiano tutti letto la guida Michelin (nemmeno "Il Milione", perche' nemmeno li' c'e' una nozione di Cina cosi' moderna e designata con quel nome unitario)! |
Inviato il: 2011-07-22 |
Tipo: Storico |
N°: 93935 |
AUTORE: sammo |
Nei dialoghi del film vengono giustapposti due fatti: a) siamo nel 1271 e b) ai Polo e' stata confiscata tutta la mercanzia "da Bizanzio, che a quel tempo era in guerra con Venezia" . Non che i rapporti tra le due potenze fossero improvvisamente divenuti cordiali, ma certamente nel '71 la guerra con i Bizantini e i loro alleati i Genovesi era gia' abbondantemente terminata. |
Inviato il: 2011-07-22 |
Tipo: Trucco |
N°: 93936 |
AUTORE: sammo |
Marco Polo in questo film ricorda Casanova. Giacomo per la mandrillaggine e l'Antonio degli esordi per le abilita' prestigiative. Fate attenzione a quando Orson Welles dice "Le cose stanno cambiando...molte cose stanno per cambiare" : Horst Buchholz e' a mani VUOTE e fa solo FINTA di lanciare il coltello, che viene poi fatto cadere dal fuoricampo! |
Inviato il: 2011-07-22 |
Tipo: Incongruenza |
N°: 93937 |
AUTORE: sammo |
Piu' che assistere alle avventure di Marco Polo sembra di vedere Star Trek: no, non perche' i mongoli sembrano i Klingon prima maniera, ma per l'assenza di QUALUNQUE difficolta' di comunicazione tra popoli. Dal Mediterraneo all'estremo Oriente, dal Caucaso al Catai, TUTTI parlano la stessa lingua e non si allude nemmeno lontanamente alla necessita' di interpreti, traduzioni et similia: tutti capiscono tutti al primo colpo, che siano arabi, armeni, mongoli o "cinesi"... |
Inviato il: 2011-07-22 |
Tipo: Storico |
N°: 93939 |
AUTORE: sammo |
Tra le molteplici forzature storiche (ad esempio l'esagerazione dell'amicizia con il Papa, presentato come amico di lunga data dei Polo, addirittura da tenere "sulle ginocchia" il piccolo Marco...cosa che tra l'altro il padre stesso non pote' fare), piuttosto curiosa e' la sorte dei frati che accompagnorono Marco nel viaggio. I due domenicani non solo...muoiono, in contraddizione con quanto scritto da Polo stesso, ma vengono chiamati per tutto il film "templari" (!). |
Inviato il: 2011-07-22 |
Tipo: Doppiaggio/Cartelli |
N°: 93940 |
AUTORE: sammo |
Si tratta di un termine certamente riconducibile al Medioevo, ma resta difficile rimanere seri quando si sente il capo nomade Alla Hou adirarsi con il subordinato perche' lo ha disturbato "nell'ora della SIESTA". Ay caramba, estos beduinos! |
Inviato il: 2011-07-22 |
Tipo: Doppiaggio/Cartelli |
N°: 93941 |
AUTORE: sammo |
Lo sceicco interpretato da Omar Sharif conclude la strapazzata al suo sottoposto con un imperioso: "TE L'AVVERTO per l'ultima volta.". E solo la paura di finire decapitato impedisce all'altro di scoppiargli a ridere in faccia, immagino. |
Errori (10)
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