Vita di Pi Questo contributo prosaico susciterà, se pubblicato, lo sdegno di quanti si saranno commossi guardando il film, e cancellerà tutta la vena poetica della storia. Leggerete a vostro rischio. Il plot: su una scialuppa, naufragato nel Pacifico, Pi deve convivere con una tigre del Bengala da 250 kg. Nell'ordine, la tigre si pappa una zebra, una iena ed un orango (tutti animali dello zoo privato di Pi). I due naufraghi alla deriva toccano terra dopo 227 giorni: il mare è quasi sempre stato calmo, un solo tifone dopo oltre metà viaggio. Quindi diciamo che per almeno 120 giorni non c'è stata burrasca. Pi, per non fare la fine dei tre animali, durante le prime settimane / mesi si rifugia su una zattera collegata alla scialuppa con una corda, e sale sull'imbarcazione solo il tempo strettamente indispensabile a prelevare provviste ed acqua. Il blooper: il fondo della scialuppa (vedi a 75'27'') segue l'andamento della chiglia, è profondo ed attraversato da trabeazioni trasversali (difficile camminarci, difficilissimo pulirlo): ed è sempre, costantemente, pulitissimo. Non c'è traccia di ossa ma, soprattutto, non c'è traccia di cacca di tigre. Anche ammesso per assurdo che la tigre (bestiola pulitissima!) abbia buttato le carcasse in acqua, poi non sporgeva certo il sedere fuoribordo. E dopo due o tre mesi di calma piatta, la scialuppa doveva essere ridotta peggio d'un letamaio. Spiacente. . .